Calcio
L'EX - Francesco Serao: "Maradona era una sorpresa continua, vi svelo il motivo per il quale finì il ciclo di Ferlaino"
18.05.2022 13:36 di Napoli Magazine

L'ex vice presidente del Napoli con Corrado Ferlaino al comando, Francesco Serao, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino in cui ha ricordato quella gestione societaria:

Nominato nel 1990 da Corrado Ferlaino vicepresidente del Napoli dopo la conquista del secondo scudetto, mai avrebbe immaginato di dover dare quella notizia a capitan Maradona

 

"Gli dissi che era uscito positivo al controllo antidoping, anticipando la squalifica. E lui mi disse: Ma perché, cosa ho fatto?. Ma il ciclo si chiuse anche per un altro motivo, non calcistico. Quale? Tangentopoli, che causò una sorta di cupio dissolvi. Con quel ciclone giudiziario di trent'anni fa si bloccarono una serie di iniziative e vi fu un riflesso sulle attività di Ferlaino e sulla vita del Napoli".

 

E il suo, da ex dirigente del Napoli, qual è?

 

"De Laurentiis dovrebbe aprirsi di più rispetto alla città. Un modo? Mettere, pure simbolicamente, a disposizione alcune azioni. Io avevo una piccola quota e mi sentivo gratificato, partecipando alla vita del Napoli in occasione delle assemblee dei soci, quando si ascoltavano le relazioni degli amministratori. È un'idea per alimentare la passione".

 

Ritiene che si sia un po' affievolita quella nei confronti della squadra, a dispetto delle 13 qualificazioni consecutive nelle coppe europee?

 

"Qui nessuno pensa che si possano rivivere gli anni di Maradona: lui è irripetibile. Ma si può rafforzare il rapporto città-squadra, come è stato suggerito da Patrizia Boldoni e Corrado Ferlaino, il presidente che ha ancora letture lucide e puntuali. L'entusiasmo che si respirava a Napoli in quegli anni era presente nello stadio e condiviso dalla gente. Ci accontentavamo di poco? Forse sì, ma adesso neanche quel poco c'è e la città ha perso il desiderio e la capacità di fare squadra".

 

Come fu la vita accanto a Maradona?

 

"Diego era una sorpresa continua. Durante una trasferta ci fermammo in un autogrill e nessuno lo trovava. Moggi, il direttore generale, si preoccupò finché lui non spuntò con un pacchetto di caramelle tra le mani: Cercavo proprio queste.... E noi chissà a cosa pensavamo. A inizio aprile del 91, quando stava preparando i bagagli per tornare in Argentina dopo la squalifica, bussai al portone di casa sua ma non mi fecero entrare. A Maradona avrei voluto dire semplicemente grazie".

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L'EX - Francesco Serao: "Maradona era una sorpresa continua, vi svelo il motivo per il quale finì il ciclo di Ferlaino"

di Napoli Magazine

18/05/2024 - 13:36

L'ex vice presidente del Napoli con Corrado Ferlaino al comando, Francesco Serao, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino in cui ha ricordato quella gestione societaria:

Nominato nel 1990 da Corrado Ferlaino vicepresidente del Napoli dopo la conquista del secondo scudetto, mai avrebbe immaginato di dover dare quella notizia a capitan Maradona

 

"Gli dissi che era uscito positivo al controllo antidoping, anticipando la squalifica. E lui mi disse: Ma perché, cosa ho fatto?. Ma il ciclo si chiuse anche per un altro motivo, non calcistico. Quale? Tangentopoli, che causò una sorta di cupio dissolvi. Con quel ciclone giudiziario di trent'anni fa si bloccarono una serie di iniziative e vi fu un riflesso sulle attività di Ferlaino e sulla vita del Napoli".

 

E il suo, da ex dirigente del Napoli, qual è?

 

"De Laurentiis dovrebbe aprirsi di più rispetto alla città. Un modo? Mettere, pure simbolicamente, a disposizione alcune azioni. Io avevo una piccola quota e mi sentivo gratificato, partecipando alla vita del Napoli in occasione delle assemblee dei soci, quando si ascoltavano le relazioni degli amministratori. È un'idea per alimentare la passione".

 

Ritiene che si sia un po' affievolita quella nei confronti della squadra, a dispetto delle 13 qualificazioni consecutive nelle coppe europee?

 

"Qui nessuno pensa che si possano rivivere gli anni di Maradona: lui è irripetibile. Ma si può rafforzare il rapporto città-squadra, come è stato suggerito da Patrizia Boldoni e Corrado Ferlaino, il presidente che ha ancora letture lucide e puntuali. L'entusiasmo che si respirava a Napoli in quegli anni era presente nello stadio e condiviso dalla gente. Ci accontentavamo di poco? Forse sì, ma adesso neanche quel poco c'è e la città ha perso il desiderio e la capacità di fare squadra".

 

Come fu la vita accanto a Maradona?

 

"Diego era una sorpresa continua. Durante una trasferta ci fermammo in un autogrill e nessuno lo trovava. Moggi, il direttore generale, si preoccupò finché lui non spuntò con un pacchetto di caramelle tra le mani: Cercavo proprio queste.... E noi chissà a cosa pensavamo. A inizio aprile del 91, quando stava preparando i bagagli per tornare in Argentina dopo la squalifica, bussai al portone di casa sua ma non mi fecero entrare. A Maradona avrei voluto dire semplicemente grazie".