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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, ricorriamo a Freud"
20.09.2023 18:48 di Napoli Magazine

NAPOLI - Non è una ragione tecnica. O non solo. Non è una ragione tattica. O non solo. Per spiegare gli stenti (crisi mi sembra un termine esagerato) degli azzurri credo che si debba ricorrere a Freud: un suo giovane paziente, rimasto orfano del padre, raccontò che accettava che fosse morto ma non accettava che non sarebbe più tornato a casa la sera. Credo che gli azzurri non abbiano ancora metabolizzato la "perdita" di Spalletti che per loro è stato come un padre: burbero quando era necessario, dolce alla bisogna, loquace e comprensivo per tutti. Anche perché la "perdita" è stata improvvisa, lacerante, condizionante. La "famiglia azzurra" era stata educata in un certo modo, con il bastone e la carota (ne sa qualcosa Osimhen) e ogni cosa funzionava a meraviglia, un meccanismo quasi perfetto e comunque funzionante e funzionale sia nella strategia sia nella tattica. Ora mi par di notare falle piuttosto evidenti in un vascello che naviga a vista, senza un capitano che sappia tenere la barra diritta. In tali casi subentra nella ciurma uno scoramento che a volte precipita nell'ammutinamento. Dopo la sberla casalinga con la Lazio - prese a pallate dalla Juve - ci si aspettava un ritorno all'antica nella trasferta a Marassi, luogo amico per il gemellaggio storico e invece si stava per soccombere al cospetto di un Genoa coriaceo - ma nulla più - che per tre quarti di gara ha dominato. In un rilassamento del genere, vanno accolte come un mezzo miracolo le reti di Raspadori e di Politano che hanno almeno salvato la faccia. Dopo soltanto quattro giornate, ci si ritrova attardati in campionato e con la Champions dei ricchi premi e cotillons che bussa alle porte. Si comincia stasera sul campo trappola - infossato tra le rocce - di Braga e alla ripresa si andrà a far visita al Bologna che è coriaceo come il Genoa ma con tecnica di base superiore. Mi auguro che, almeno in sogno, i figli azzurri vedano tornare il proprio padre a casa. .

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, ricorriamo a Freud"

di Napoli Magazine

20/09/2024 - 18:48

NAPOLI - Non è una ragione tecnica. O non solo. Non è una ragione tattica. O non solo. Per spiegare gli stenti (crisi mi sembra un termine esagerato) degli azzurri credo che si debba ricorrere a Freud: un suo giovane paziente, rimasto orfano del padre, raccontò che accettava che fosse morto ma non accettava che non sarebbe più tornato a casa la sera. Credo che gli azzurri non abbiano ancora metabolizzato la "perdita" di Spalletti che per loro è stato come un padre: burbero quando era necessario, dolce alla bisogna, loquace e comprensivo per tutti. Anche perché la "perdita" è stata improvvisa, lacerante, condizionante. La "famiglia azzurra" era stata educata in un certo modo, con il bastone e la carota (ne sa qualcosa Osimhen) e ogni cosa funzionava a meraviglia, un meccanismo quasi perfetto e comunque funzionante e funzionale sia nella strategia sia nella tattica. Ora mi par di notare falle piuttosto evidenti in un vascello che naviga a vista, senza un capitano che sappia tenere la barra diritta. In tali casi subentra nella ciurma uno scoramento che a volte precipita nell'ammutinamento. Dopo la sberla casalinga con la Lazio - prese a pallate dalla Juve - ci si aspettava un ritorno all'antica nella trasferta a Marassi, luogo amico per il gemellaggio storico e invece si stava per soccombere al cospetto di un Genoa coriaceo - ma nulla più - che per tre quarti di gara ha dominato. In un rilassamento del genere, vanno accolte come un mezzo miracolo le reti di Raspadori e di Politano che hanno almeno salvato la faccia. Dopo soltanto quattro giornate, ci si ritrova attardati in campionato e con la Champions dei ricchi premi e cotillons che bussa alle porte. Si comincia stasera sul campo trappola - infossato tra le rocce - di Braga e alla ripresa si andrà a far visita al Bologna che è coriaceo come il Genoa ma con tecnica di base superiore. Mi auguro che, almeno in sogno, i figli azzurri vedano tornare il proprio padre a casa. .

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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