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VIDEO - Hassan Yebda a "Napoli Magazine": "Napoli, la Champions è possibile! Mi piacerebbe allenare una squadra del settore giovanile, Mertens, Zielinski e Fabian i più entusiasmanti, sono in contatto con Ghoulam, Mazzarri? Grande motivatore, fa la differenza, vi racconto un retroscena su Grava e Gargano, la vera forza? Spogliatoio unito con Hamsik, Cavani e Lavezzi"
18.02.2021 14:04 di Napoli Magazine

NAPOLI - Hassan Yebda, ex centrocampista di Napoli e Granada, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine".

 

 

- Granada-Napoli, che sfida prevedi in Europa League? Secondo te chi può passare il turno? È favorito il Napoli a giocare il match di ritorno in casa?

 

"E' difficile fare una previsione, perchè il Granada in casa gioca molto bene. Non è una grande di Spagna, ma da due anni sono molto organizzati e stanno facendo bene in campionato. Il Napoli ha, dalla sua, un'esperienza superiore in Europa. Il ritorno in casa, al Maradona, può essere un vantaggio. Di sicuro col pubblico sarebbe stato un vantaggio ulteriore. Ricordo in Europa League cosa significa avere i tifosi azzurri dalla propria parte, è capitato anche a noi che eravamo sotto di un gol e grazie alla spinta dello stadio riuscimmo a ribaltare il risultato".

 

- Pensi che il Napoli possa qualificarsi in Champions League? Un modo per arrivare in Champions potrebbe essere vincere l’Europa League...

 

"Assolutamente si. Il Napoli, anche se ha avuto delle difficoltà, non è lontano dal quarto posto e deve ancora recuperare la sfida contro la Juventus. Con il ritorno degli infortunati, in particolare Mertens e Koulibaly, e i calciatori che sono risultati positivi al covid, di sicuro cambierà qualcosa. Sarebbe bello che il Napoli vincesse un titolo europeo. Vincere l'Europa League sarebbe il modo migliorare per tornare in Champions League, perchè il Napoli ha dimostrato di saperci stare in questa competizione tra le grandi d'Europa. Gli azzurri hanno sempre fatto bella figura nelle competizioni europee".

 

- Hai giocato sia col Granada che con il Napoli, quali sono i retroscena più belli che conservi di entrambe le esperienze e che non ha mai raccontato?

 

"Con il Napoli, ricordo la partita in Coppa Italia con il Bologna. Prima della sfida dissi a Gargano: "Oggi faccio gol e lo dedico a Gianluca Grava". Grava si era rotto il crociato, ero molto affezionato a lui, era importante per lo spogliatoio. Dopo il gol, presi la t-shirt in suo onore dalla panchina e la mostrai verso le telecamere per incoraggiarlo a ritornare presto. A Granada, dopo sei mesi, mi ruppi il crociato: i miei compagni di squadra nella successiva partita di campionato entrarono in campo con la maglietta: "Forza Hassan, torna presto". Sono due ricordi legati ad infortuni, ma che fanno capire l'importanza dell'unione di uno spogliatoio nei momenti difficili".

 

- Del Napoli attuale quale giocatore ti entusiasma di più?

 

"Sicuramente Dries Mertens, per le qualità che ha saputo dimostrare, raggiungendo il record di gol in un ruolo che non era il suo. Zielinski ha giocato con me a Udine, già all'epoca ne notai le grandi qualità. E poi Fabian Ruiz, che ha dimostrato di avere grandissime capacita' tecniche sia con la Spagna che con il Napoli, nonostante la giovane età".

 

- Dal tuo esordio in maglia azzurra contro l’Utrecht, a quello in A contro il Cesena, fino al gol in Coppa Italia contro il Bologna e la rete dal dischetto all’Inter col cucchiaio, quale di questi momenti ricordi con maggiore affetto?

 

"Ricordo, tra i momenti piu' intensi della mia esperienza al Napoli, il gol col cucchiaio contro l'Inter su rigore. Venivamo da un filotto di partite positive, avevo giocato bene ed ero dispiaciuto di essere finito in panchina. Per cui quando entrai in campo e segnai il rigore dimostrai coi fatti di poter essere all'altezza della situazione. Segnare all'Inter non accade tutti i giorni".

 

- Sei in contatto con qualche giocatore del Napoli?

 

"Si, sono in contatto con Faouzi Ghoulam. Sono venuto a Napoli un paio di volte per lavoro, dato che sto facendo il procuratore. Mi è anche capitato di incontrare Mertens, Fabian Ruiz ed altri azzurri, abbiamo condiviso momenti di esperienza vissute in città".

 

- Che ricordo hai di Mazzarri? Lo rivedresti ancora sulla panchina del Napoli in futuro? Si è parlato anche di Benitez come direttore tecnico...

 

"Ho un ottimo ricordo di Mazzarri, è un allenatore molto preparato tatticamente. Durante gli allenamenti era sempre molto attento. Vedrei positivamente in futuro un suo ritorno sulla panchina del Napoli, proprio perchè era un grande motivatore. Nell'anno in cui sono stato con lui ricordo che era riuscito a valorizzare ogni giocatore al massimo, era molto legato alla piazza, quest'aspetto fa la differenza. Per la grinta che ci regalava, sarebbe un ritorno positivo. Benitez direttore tecnico? Non ne ho idea, non sono al corrente di questa ipotesi".

 

- Classe 1986, attualmente svincolato: dobbiamo aspettarci qualche novità? O hai deciso di non giocare più? Cosa vuoi fare in futuro?

 

"Ho smesso di giocare in Portogallo qualche anno fa. Mi sono concentrato sullo studio per ottenere l'abilitazione come allenatore, ed ho superato l'esame. Sto iniziando una carriera di agente, sto infatti seguendo alcuni giovani in Francia e mi sono messo a disposizione di qualche giocatore che ha avuto bisogno dei miei contatti ottenuti in carriera".

 

- Che consiglio ti senti di dare a Gattuso?

 

"Gattuso, nel calcio, ha vinto tutto quello che si poteva vincere. Come allenatore ha gia' ottenuto una certa esperienza, avendo totalizzato un discreto numero di panchine a livelli importanti. Non credo abbia bisogno dei miei consigli. E' una persona preparata, so che si aggiorna spesso, e' un uomo del Sud Italia. Ha sia la grinta che la voglia per fare bene a Napoli".

 

- Perché un calciatore dovrebbe scegliere il Napoli?

 

"Napoli è una città incredibile, bella da vivere, con un tifo straordinario. La societa', ogni anno, cerca di ottenere almeno un traguardo e di qualificarsi in Europa. In Italia, il Napoli rappresenta una dei principali 4 top club. Per un calciatore, che viene dall'estero, per questi motivi, e' facile firmare per il Napoli".

 

- Alla luce dei tanti infortuni nel Napoli, dovessero richiamarti a darti una mano ci verresti? 

 

"Ormai non gioco più. L'unico aiuto che potrei dare al Napoli sarebbe quello di allenare una squadra del settore giovanile. In Francia siamo molto attenti alla preparazione dei giovani. In questo momento sto seguendo dei ragazzi molto bravi".

 

- Che ricordo hai di Hamsik, Cavani e Lavezzi?

 

"Tre ragazzi straordinari, soprattutto fuori dal campo. Sempre pronti ad organizzare cene ed occasioni per stare insieme e rafforzare l'unità del gruppo. Hamsik ha ottenuto dei record storici, Cavani e Lavezzi hanno fatto benissimo anche dopo l'esperienza al Napoli".

 

- Il tuo saluto ai tifosi del Napoli e ai lettori di Napoli Magazine...

 

"Mando un grande abbraccio ai lettori di "Napoli Magazine" e ai tifosi del Napoli, che sono rimasti nel mio cuore".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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18/02/2024 - 14:04

NAPOLI - Hassan Yebda, ex centrocampista di Napoli e Granada, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine".

 

 

- Granada-Napoli, che sfida prevedi in Europa League? Secondo te chi può passare il turno? È favorito il Napoli a giocare il match di ritorno in casa?

 

"E' difficile fare una previsione, perchè il Granada in casa gioca molto bene. Non è una grande di Spagna, ma da due anni sono molto organizzati e stanno facendo bene in campionato. Il Napoli ha, dalla sua, un'esperienza superiore in Europa. Il ritorno in casa, al Maradona, può essere un vantaggio. Di sicuro col pubblico sarebbe stato un vantaggio ulteriore. Ricordo in Europa League cosa significa avere i tifosi azzurri dalla propria parte, è capitato anche a noi che eravamo sotto di un gol e grazie alla spinta dello stadio riuscimmo a ribaltare il risultato".

 

- Pensi che il Napoli possa qualificarsi in Champions League? Un modo per arrivare in Champions potrebbe essere vincere l’Europa League...

 

"Assolutamente si. Il Napoli, anche se ha avuto delle difficoltà, non è lontano dal quarto posto e deve ancora recuperare la sfida contro la Juventus. Con il ritorno degli infortunati, in particolare Mertens e Koulibaly, e i calciatori che sono risultati positivi al covid, di sicuro cambierà qualcosa. Sarebbe bello che il Napoli vincesse un titolo europeo. Vincere l'Europa League sarebbe il modo migliorare per tornare in Champions League, perchè il Napoli ha dimostrato di saperci stare in questa competizione tra le grandi d'Europa. Gli azzurri hanno sempre fatto bella figura nelle competizioni europee".

 

- Hai giocato sia col Granada che con il Napoli, quali sono i retroscena più belli che conservi di entrambe le esperienze e che non ha mai raccontato?

 

"Con il Napoli, ricordo la partita in Coppa Italia con il Bologna. Prima della sfida dissi a Gargano: "Oggi faccio gol e lo dedico a Gianluca Grava". Grava si era rotto il crociato, ero molto affezionato a lui, era importante per lo spogliatoio. Dopo il gol, presi la t-shirt in suo onore dalla panchina e la mostrai verso le telecamere per incoraggiarlo a ritornare presto. A Granada, dopo sei mesi, mi ruppi il crociato: i miei compagni di squadra nella successiva partita di campionato entrarono in campo con la maglietta: "Forza Hassan, torna presto". Sono due ricordi legati ad infortuni, ma che fanno capire l'importanza dell'unione di uno spogliatoio nei momenti difficili".

 

- Del Napoli attuale quale giocatore ti entusiasma di più?

 

"Sicuramente Dries Mertens, per le qualità che ha saputo dimostrare, raggiungendo il record di gol in un ruolo che non era il suo. Zielinski ha giocato con me a Udine, già all'epoca ne notai le grandi qualità. E poi Fabian Ruiz, che ha dimostrato di avere grandissime capacita' tecniche sia con la Spagna che con il Napoli, nonostante la giovane età".

 

- Dal tuo esordio in maglia azzurra contro l’Utrecht, a quello in A contro il Cesena, fino al gol in Coppa Italia contro il Bologna e la rete dal dischetto all’Inter col cucchiaio, quale di questi momenti ricordi con maggiore affetto?

 

"Ricordo, tra i momenti piu' intensi della mia esperienza al Napoli, il gol col cucchiaio contro l'Inter su rigore. Venivamo da un filotto di partite positive, avevo giocato bene ed ero dispiaciuto di essere finito in panchina. Per cui quando entrai in campo e segnai il rigore dimostrai coi fatti di poter essere all'altezza della situazione. Segnare all'Inter non accade tutti i giorni".

 

- Sei in contatto con qualche giocatore del Napoli?

 

"Si, sono in contatto con Faouzi Ghoulam. Sono venuto a Napoli un paio di volte per lavoro, dato che sto facendo il procuratore. Mi è anche capitato di incontrare Mertens, Fabian Ruiz ed altri azzurri, abbiamo condiviso momenti di esperienza vissute in città".

 

- Che ricordo hai di Mazzarri? Lo rivedresti ancora sulla panchina del Napoli in futuro? Si è parlato anche di Benitez come direttore tecnico...

 

"Ho un ottimo ricordo di Mazzarri, è un allenatore molto preparato tatticamente. Durante gli allenamenti era sempre molto attento. Vedrei positivamente in futuro un suo ritorno sulla panchina del Napoli, proprio perchè era un grande motivatore. Nell'anno in cui sono stato con lui ricordo che era riuscito a valorizzare ogni giocatore al massimo, era molto legato alla piazza, quest'aspetto fa la differenza. Per la grinta che ci regalava, sarebbe un ritorno positivo. Benitez direttore tecnico? Non ne ho idea, non sono al corrente di questa ipotesi".

 

- Classe 1986, attualmente svincolato: dobbiamo aspettarci qualche novità? O hai deciso di non giocare più? Cosa vuoi fare in futuro?

 

"Ho smesso di giocare in Portogallo qualche anno fa. Mi sono concentrato sullo studio per ottenere l'abilitazione come allenatore, ed ho superato l'esame. Sto iniziando una carriera di agente, sto infatti seguendo alcuni giovani in Francia e mi sono messo a disposizione di qualche giocatore che ha avuto bisogno dei miei contatti ottenuti in carriera".

 

- Che consiglio ti senti di dare a Gattuso?

 

"Gattuso, nel calcio, ha vinto tutto quello che si poteva vincere. Come allenatore ha gia' ottenuto una certa esperienza, avendo totalizzato un discreto numero di panchine a livelli importanti. Non credo abbia bisogno dei miei consigli. E' una persona preparata, so che si aggiorna spesso, e' un uomo del Sud Italia. Ha sia la grinta che la voglia per fare bene a Napoli".

 

- Perché un calciatore dovrebbe scegliere il Napoli?

 

"Napoli è una città incredibile, bella da vivere, con un tifo straordinario. La societa', ogni anno, cerca di ottenere almeno un traguardo e di qualificarsi in Europa. In Italia, il Napoli rappresenta una dei principali 4 top club. Per un calciatore, che viene dall'estero, per questi motivi, e' facile firmare per il Napoli".

 

- Alla luce dei tanti infortuni nel Napoli, dovessero richiamarti a darti una mano ci verresti? 

 

"Ormai non gioco più. L'unico aiuto che potrei dare al Napoli sarebbe quello di allenare una squadra del settore giovanile. In Francia siamo molto attenti alla preparazione dei giovani. In questo momento sto seguendo dei ragazzi molto bravi".

 

- Che ricordo hai di Hamsik, Cavani e Lavezzi?

 

"Tre ragazzi straordinari, soprattutto fuori dal campo. Sempre pronti ad organizzare cene ed occasioni per stare insieme e rafforzare l'unità del gruppo. Hamsik ha ottenuto dei record storici, Cavani e Lavezzi hanno fatto benissimo anche dopo l'esperienza al Napoli".

 

- Il tuo saluto ai tifosi del Napoli e ai lettori di Napoli Magazine...

 

"Mando un grande abbraccio ai lettori di "Napoli Magazine" e ai tifosi del Napoli, che sono rimasti nel mio cuore".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

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