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L'APPUNTO - N. Marciano su "NM": "Vince Napoli nel derby di famiglia"
26.10.2020 17:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Family is a circle of love. E quando il cerchio si incontra in quel di Benevento diventa un uno a uno degli Insigne’s. Benevento-Napoli è derby a due livelli e tale si sente che è. Come a due livelli è il Napoli che dallo stadio dei cugini ne esce assafà Dio, vittorioso per 1-2. No, perché, il rischio che così non fosse c’è stato. Soprattutto se si guarda ai primi 45 minuti del derby regionale, nei giorni in cui la Regione, quella istituzionale, non si capisce cosa voglia fare e come. Ma il calcio è un’altra storia. Il calcio non si ferma. E per fortuna manco il Napoli dopo un gol subìto. Per piede di Insigne. Roberto. Che di Lorenzo è il fratello e del Napoli è un tesserato, per capirci. Ma che in prestito agli avversari segna. Lui. Così. Con la difesa dei partenopei guardante o poco più. A tipo Europa e ben lontana dalla vittoria versus l’Atalanta. Ora, chiariamo: Benevento-Napoli-primo-tempo è sì la fiera degli errori azzurri ma anche quella degli orrori arbitrali e della sfiga che si accanisce, tra traverse, parate e fuorigioco a iosa. Insieme agli arbitri. Tanto che pare che De Luca vietando vietando avesse a momenti vietato pure di ricorrere al Var. Ma per fortuna in una partita i minuti sono 90. E nei restanti 45’ è proprio Insigne senior a rimettere i numeri in regola. E poi ci pensa la prodezza di Petagna a spegnere le speranze sannite che per carità sono cugini, e tra parenti ci si vuole bene. Ma a distanza, magari, di gol e in classifica. Nello sconforto d’essere in balìa di chissà cosa, tra ordinanze e DPCM, il Napoli di Gattuso risolleva gli animi per un paio d’ore, in attesa di poterne di nuovo godere Live. Perché ai gol s’applaude dal vivo, e la battaglia-perché questo è- al palazzo si combatte a testa alta con la spinta di una città intera, perbene e sognante che niente c’entra con una guerriglia da condannare e basta. Certo, in quella battaglia di cui sopra, le armi non sono pari ma il terreno di gioco non mente. E se si è campioni, si vince. Chest’è.

 

 
Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'APPUNTO - N. Marciano su "NM": "Vince Napoli nel derby di famiglia"

di Napoli Magazine

26/10/2024 - 17:00

NAPOLI - Family is a circle of love. E quando il cerchio si incontra in quel di Benevento diventa un uno a uno degli Insigne’s. Benevento-Napoli è derby a due livelli e tale si sente che è. Come a due livelli è il Napoli che dallo stadio dei cugini ne esce assafà Dio, vittorioso per 1-2. No, perché, il rischio che così non fosse c’è stato. Soprattutto se si guarda ai primi 45 minuti del derby regionale, nei giorni in cui la Regione, quella istituzionale, non si capisce cosa voglia fare e come. Ma il calcio è un’altra storia. Il calcio non si ferma. E per fortuna manco il Napoli dopo un gol subìto. Per piede di Insigne. Roberto. Che di Lorenzo è il fratello e del Napoli è un tesserato, per capirci. Ma che in prestito agli avversari segna. Lui. Così. Con la difesa dei partenopei guardante o poco più. A tipo Europa e ben lontana dalla vittoria versus l’Atalanta. Ora, chiariamo: Benevento-Napoli-primo-tempo è sì la fiera degli errori azzurri ma anche quella degli orrori arbitrali e della sfiga che si accanisce, tra traverse, parate e fuorigioco a iosa. Insieme agli arbitri. Tanto che pare che De Luca vietando vietando avesse a momenti vietato pure di ricorrere al Var. Ma per fortuna in una partita i minuti sono 90. E nei restanti 45’ è proprio Insigne senior a rimettere i numeri in regola. E poi ci pensa la prodezza di Petagna a spegnere le speranze sannite che per carità sono cugini, e tra parenti ci si vuole bene. Ma a distanza, magari, di gol e in classifica. Nello sconforto d’essere in balìa di chissà cosa, tra ordinanze e DPCM, il Napoli di Gattuso risolleva gli animi per un paio d’ore, in attesa di poterne di nuovo godere Live. Perché ai gol s’applaude dal vivo, e la battaglia-perché questo è- al palazzo si combatte a testa alta con la spinta di una città intera, perbene e sognante che niente c’entra con una guerriglia da condannare e basta. Certo, in quella battaglia di cui sopra, le armi non sono pari ma il terreno di gioco non mente. E se si è campioni, si vince. Chest’è.

 

 
Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
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