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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, si soffre e si vince"
09.11.2020 18:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Allora, dunque, sui 90 e qualche altro, minuti, non c’è tanto da dire: o meglio, il Napoli ha vinto. Ha sofferto. Ha scansato un pareggio perlomeno tre volte, ha visto un Ospina parare che assafà grazie Ospina veramente, un Insigne tirare così così, un Koulibaly segnare e vedersi il gol annullato. Ovviamente ha anche visto un Osimhen segnare al 22’ su assist di Lozano e chiuderla a meno della metà del primo tempo. Ha visto tutto questo. Poi per altri 50’ domina innervosendo parecchio i padroni di casa. Gli ultimi 20’ il Napoli molla, presa e campo, concedendo appunto parecchio ad un Bologna che manco ci ha creduto più di tanto. Tant’è. Dopo l’ancora un poco cocente sconfitta contro il Sassuolo e la sofferenza, per fortuna vittoriosa, in Europa, una vittoria ci stava, tutta. Ed è arrivata prima della pausa al campionato. Perciò, dicevamo, su quei 90 e passa minuti non ci sta granché da aggiungere. Perciò l’occasione è buona per parlare di altro. Più precisamente di ciò che accade fuori dal campo. Che sia sugli spalti o nei saloni dei barbieri. No, veramente perché è importante: chi è il barbiere di Insigne, di Osimhen, di Fabian? Ora, non è che nel Bologna stessero messi meglio, per carità però nel Napoli il capello ha il suo perché. E infatti, la domanda è proprio: perché?!? Comunque, dicevamo, oltre il campo. In tribuna, per la precisione, dove per Bologna-Napoli ci finiscono Ghoulam e Mario Rui. Ora, i retroscena bene bene non li conosciamo e tendenzialmente non lo sapremo mai ma la giustificazione è che non “stavano sul pezzo”. Ma in che senso? No, perché è importante in un tempo in cui a starci sul pezzo tra Fake, malafede o semplicemente incompetenza. Niente, non ci stavano e basta. E perciò, dritti in tribuna. A guardare. E imparare. Dai loro errori, presumibilmente. Un’immagine che metaforicamente ricorda uno sgabello, in una tribuna, con sopra un Bonucci. Altra storia, altra squadra, altra immagine per carità. Sono un flash. Tanto per parlare d’altro, sino alla prossima di un campionato in cui, in tempi di Covid19, tanto per non scordarlo, contro il Bologna il Napoli vince 0-1.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'APPUNTO - Nunzia Marciano su "NM": "Napoli, si soffre e si vince"

di Napoli Magazine

09/11/2024 - 18:00

NAPOLI - Allora, dunque, sui 90 e qualche altro, minuti, non c’è tanto da dire: o meglio, il Napoli ha vinto. Ha sofferto. Ha scansato un pareggio perlomeno tre volte, ha visto un Ospina parare che assafà grazie Ospina veramente, un Insigne tirare così così, un Koulibaly segnare e vedersi il gol annullato. Ovviamente ha anche visto un Osimhen segnare al 22’ su assist di Lozano e chiuderla a meno della metà del primo tempo. Ha visto tutto questo. Poi per altri 50’ domina innervosendo parecchio i padroni di casa. Gli ultimi 20’ il Napoli molla, presa e campo, concedendo appunto parecchio ad un Bologna che manco ci ha creduto più di tanto. Tant’è. Dopo l’ancora un poco cocente sconfitta contro il Sassuolo e la sofferenza, per fortuna vittoriosa, in Europa, una vittoria ci stava, tutta. Ed è arrivata prima della pausa al campionato. Perciò, dicevamo, su quei 90 e passa minuti non ci sta granché da aggiungere. Perciò l’occasione è buona per parlare di altro. Più precisamente di ciò che accade fuori dal campo. Che sia sugli spalti o nei saloni dei barbieri. No, veramente perché è importante: chi è il barbiere di Insigne, di Osimhen, di Fabian? Ora, non è che nel Bologna stessero messi meglio, per carità però nel Napoli il capello ha il suo perché. E infatti, la domanda è proprio: perché?!? Comunque, dicevamo, oltre il campo. In tribuna, per la precisione, dove per Bologna-Napoli ci finiscono Ghoulam e Mario Rui. Ora, i retroscena bene bene non li conosciamo e tendenzialmente non lo sapremo mai ma la giustificazione è che non “stavano sul pezzo”. Ma in che senso? No, perché è importante in un tempo in cui a starci sul pezzo tra Fake, malafede o semplicemente incompetenza. Niente, non ci stavano e basta. E perciò, dritti in tribuna. A guardare. E imparare. Dai loro errori, presumibilmente. Un’immagine che metaforicamente ricorda uno sgabello, in una tribuna, con sopra un Bonucci. Altra storia, altra squadra, altra immagine per carità. Sono un flash. Tanto per parlare d’altro, sino alla prossima di un campionato in cui, in tempi di Covid19, tanto per non scordarlo, contro il Bologna il Napoli vince 0-1.

 

 

Nunzia Marciano
 
 
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