NAPOLI - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN dopo il pareggio contro il Verona. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Napoli è una piazza che trasferisce entusiasmo, divertimento, quando parli di calcio a Napoli è come essere un po’ al Luna Park. Nel secondo tempo ci siamo un po' allungati, disuniti, non siamo stati sempre blocco squadra abbastanza vicino e queste difficoltà delle distanze loro sono bravi a giocare negli spazi larghi, bisognava esser più bravi a far girare palla, ma in certi momenti vengono molto forte addosso. Bisogna fare gli 1-2 stretti e liberarsi, nel venirti addosso forte riesci a liberare spazio per ricevere palla. Diventa una gara in cui l'avversario va tenuto alle spalle. Quando si gioca in casa contro queste squadre parte tutto dalla costruzione iniziale. Il primo passaggio importante va fatto con i centrali, lì dobbiamo migliorare qualcosa. ADL ha detto che sono il 13° uomo in campo? Il 13 è un numero che mi piace, quello che contano nel calcio sono i calciatori, conta l'organizzazione societaria, avere una tifoseria come abbiamo noi e mi dispiace non aver vinto, erano tornati a tifare anche i ragazzi della Curva. Il risultato va accettato, si poteva fare qualcosa di più. Ci dà un po' fastidio da giocatori tecnici che gli avversari ci vengano molto addosso".
di Napoli Magazine
07/11/2024 - 20:21
NAPOLI - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN dopo il pareggio contro il Verona. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Napoli è una piazza che trasferisce entusiasmo, divertimento, quando parli di calcio a Napoli è come essere un po’ al Luna Park. Nel secondo tempo ci siamo un po' allungati, disuniti, non siamo stati sempre blocco squadra abbastanza vicino e queste difficoltà delle distanze loro sono bravi a giocare negli spazi larghi, bisognava esser più bravi a far girare palla, ma in certi momenti vengono molto forte addosso. Bisogna fare gli 1-2 stretti e liberarsi, nel venirti addosso forte riesci a liberare spazio per ricevere palla. Diventa una gara in cui l'avversario va tenuto alle spalle. Quando si gioca in casa contro queste squadre parte tutto dalla costruzione iniziale. Il primo passaggio importante va fatto con i centrali, lì dobbiamo migliorare qualcosa. ADL ha detto che sono il 13° uomo in campo? Il 13 è un numero che mi piace, quello che contano nel calcio sono i calciatori, conta l'organizzazione societaria, avere una tifoseria come abbiamo noi e mi dispiace non aver vinto, erano tornati a tifare anche i ragazzi della Curva. Il risultato va accettato, si poteva fare qualcosa di più. Ci dà un po' fastidio da giocatori tecnici che gli avversari ci vengano molto addosso".