L'Editoriale
ESPN – Martinez: "Diego è stato un simbolo per quelli che, come me, vengono dalla fine del mondo, il rappresentate dei più deboli"
28.11.2020 14:49 di Napoli Magazine

NAPOLI - Daniel Martinez, corrispondente di ESPN, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Diego è stato un simbolo. Per noi che veniamo dalla fine del mondo, dal basso delle categoria sociali, lui era un simbolo. Napoli in questi giorni mi ha sorpreso. Ho ricevuto la notizia della morte di Diego ed ero a San Siro. Ho visto la foto di un murales dedicato a Maradona in Siria, dove c'è la guerra. Diego è stato il rappresentate dei più deboli. Il rappresentate degli ultimi. Lui è stato un uomo vero. Lo stadio adesso si chiama Diego Armando Maradona. Dobbiamo iniziare a chiamare così lo stadio di Napoli. Ho visto fuori lo stadio di Napoli un bambino piccolino, che si è avvicinato alla ringhiera ed ha lasciato la sciarpa ed un messaggio. Per sbaglio la sciarpa di quel bambino ha toccato una candela ed ha preso fuoco, ovviamente era un piccola fiammella, ma il padre del bambino si è precipitato a spegnerla ed ha sgridato il bambino dicendo 'Diego cosa fai, non toccare niente'. Quel bambino si chiamava Diego".

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ESPN – Martinez: "Diego è stato un simbolo per quelli che, come me, vengono dalla fine del mondo, il rappresentate dei più deboli"

di Napoli Magazine

28/11/2024 - 14:49

NAPOLI - Daniel Martinez, corrispondente di ESPN, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Diego è stato un simbolo. Per noi che veniamo dalla fine del mondo, dal basso delle categoria sociali, lui era un simbolo. Napoli in questi giorni mi ha sorpreso. Ho ricevuto la notizia della morte di Diego ed ero a San Siro. Ho visto la foto di un murales dedicato a Maradona in Siria, dove c'è la guerra. Diego è stato il rappresentate dei più deboli. Il rappresentate degli ultimi. Lui è stato un uomo vero. Lo stadio adesso si chiama Diego Armando Maradona. Dobbiamo iniziare a chiamare così lo stadio di Napoli. Ho visto fuori lo stadio di Napoli un bambino piccolino, che si è avvicinato alla ringhiera ed ha lasciato la sciarpa ed un messaggio. Per sbaglio la sciarpa di quel bambino ha toccato una candela ed ha preso fuoco, ovviamente era un piccola fiammella, ma il padre del bambino si è precipitato a spegnerla ed ha sgridato il bambino dicendo 'Diego cosa fai, non toccare niente'. Quel bambino si chiamava Diego".