L'Angolo
VERONA - Tudor: "Partita difficile contro il Napoli che è tra le favorite per lo scudetto, avremo grande motivazione a fare bene"
06.11.2021 14:46 di Napoli Magazine

NAPOLI - Igor Tudor, allenatore del Verona, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Napoli: "Gara contro il Napoli? Sarà una partita difficile per noi, andiamo in casa in una delle favorite per lo Scudetto, insieme al Milan ha dimostrato più di tutti. E' una squadra che ha giocatori forti, con un allenatore che ha dimostrato negli anni di essere uno dei più bravi. Una grande motivazione per noi andare là e provare a fare bene. L'obiettivo è quello, imporsi come abbiamo fatto finora, non trascurare niente, non mollare niente e poi vedere che succede. Se abbiamo lavorato su qualcosa in particolare per affrontare il Napoli? La bellissima cosa di avere cinque cambi ha cambiato un po' anche il ruolo del 'panchinaro', se si può dire così, perchè non è più tale, che bello! Il Napoli ha una rosa importante, è una squadra costruita negli anni, ci sono giocatori che sono lì da tanti anni, vuole dire che si tratta di una società seria che programma, che ha anche una importanza economica di poter tenere giocatori forti e poter aggiungere ogni anno altri forti, è giusto che stiano lì, aspirando di vincere il campionato. In questo momento forse lo meritano più di tutti in queste 11 partite. Questo ci alza la motivazione, la tensione, perchè è bello. Cerco di trasmettere sempre il coraggio alla squadra di andare a sfidare tutti, penso che nello sport sia giusto così. Una cosa che dovrebbe distinguerti è che non dai a nessuno l'impressione che sia più forte di te, anche quando giochi contro i più forti devi creargli difficoltà. Provo a trasmettere questo alla squadra: sei bravo, dimostrami, ma non te la faccio facile. Oltre a difendere bene dobbiamo fargli male con i nostri giocatori davanti, non stare solo dietro, non rinunciare a niente. Il calcio sta cambiando come nella società, nel calcio c'è gente sempre più esigente, è difficile affascinare un tifoso se vede un calcio rinunciatario, come si faceva in passato. In giro si vede questa tendenza, collegata al cambiamento, al miglioramento ed è giusto così, perché il calcio deve essere un divertimento, uno spettacolo. Spalletti ha detto 'Osimhen è il nostro Van Basten e io come affronterei Osimhen se fossi in campo? Sono tempi diversi, il ritmo di 20 anni fa era diverso, un calcio diverso. Anche se si tratta di un giocatore forte, soprattutto nell'attacco dello spazio, penso che anche i nostri difensori siano bravi. Io sono fiducioso per la gara col Napoli, come lo sono stato in tutte le partite che abbiamo fatto. Abbiamo affrontato anche squadre forti e i miei difensori hanno retto facendo cose non facili e non scontate. Sono stati bravi e sono fiducioso che possano fare lo stesso contro il Napoli. Veloso può essere importantissimo? Abbiamo già parlato in passato di Miguel. È uno dei giocatori chiave di questa squadra, ci dà anche equilibrio, non solo buon palleggio e calci piazzati, ha anche un mancino strepitoso e ha ordine in campo, è un giocatore esperto, è sempre bello averlo. Come mi pongo davanti all'entusiasmo per aver battuto tre grandi squadre una dopo l'altra? Per come vedo il calcio, martedì già non mi ricordavo più della partita con la Juventus. Sembra passato un mese perché bisogna preparare la gara col Napoli, devi dare allenamenti, devi mettere pressione, migliorare. È bello perché dà fiducia ai ragazzi, poi sta a loro portare nella direzione giusta questo entusiasmo. Questa è la cosa più importante che dà ancora più voglia, è una cosa positiva. Penso di avere un gruppo sveglio, intelligente, che sfrutta questa cosa nella direzione giusta, andando ancora più forte. Oggi la differenza è questa: fare al massimo ogni allenamento e ogni partita e anche durante la gara non bisogna trascurare neanche una palla. Questo è il modo di vivere lo sport e il calcio, andare sempre a mille, altrimenti ci sono dei problemi. Bisogna sfruttare questo buon momento nel senso di andare ancora più forte. Fase difensiva più solida? Sabato siamo stati più solidi, con più raddoppi, più voglia di correre anche verso la nostra porta e mi fa piacere, spero che questo venga confermato anche contro il Napoli, perché davanti la qualità che abbiamo ci permette di creare sempre qualcosa, invece dietro non concedere sia tiri sia gol diventa fondamentale. Speriamo di continuare così. Il mio merito è essere entrato nel modo migliore nella testa dei miei giocatori? Ci siamo messi a lavorare con umiltà, io mi sono imposto e i risultati, grazie a Dio e alle loro qualità, sono arrivati. E' bello ma riguarda il passato, non ci dovrebbe interessare più, siamo contenti, ma andiamo avanti. Ilic? Speravo di poter averlo, ma la caviglia si è dimostrata una cosa complicata e io lo so meglio di tutti perchè ho avuto problemi alle caviglie per dieci anni e poi ho smesso di giocare a 29 anni. È una cosa fastidiosa, c'è sempre dolore, speravamo di recuperarlo ma è una cosa complicata, purtroppo non è in grado di giocare, non sarà convocato. Frabotta? Si è operato, ci dicono che tornerà tra due mesi, io gli auguro di tornare anche prima. L'assenza di Koulibaly? Siamo contenti non ci sia, è uno dei difensori più forti, anche sui calci piazzati e come leadership nella squadra. Sono contento dei punti ottenuti, della crescita dei giocatori e della squadra, ma non è che andiamo a Napoli e diciamo 'siamo contenti, ci basta così'. Andiamo là con le nostre forze e la nostra convinzione di fare bene e poi vedremo, perchè c'è anche l'avversario, ma andiamo fiduciosi e coraggiosi".

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VERONA - Tudor: "Partita difficile contro il Napoli che è tra le favorite per lo scudetto, avremo grande motivazione a fare bene"

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06/11/2024 - 14:46

NAPOLI - Igor Tudor, allenatore del Verona, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Napoli: "Gara contro il Napoli? Sarà una partita difficile per noi, andiamo in casa in una delle favorite per lo Scudetto, insieme al Milan ha dimostrato più di tutti. E' una squadra che ha giocatori forti, con un allenatore che ha dimostrato negli anni di essere uno dei più bravi. Una grande motivazione per noi andare là e provare a fare bene. L'obiettivo è quello, imporsi come abbiamo fatto finora, non trascurare niente, non mollare niente e poi vedere che succede. Se abbiamo lavorato su qualcosa in particolare per affrontare il Napoli? La bellissima cosa di avere cinque cambi ha cambiato un po' anche il ruolo del 'panchinaro', se si può dire così, perchè non è più tale, che bello! Il Napoli ha una rosa importante, è una squadra costruita negli anni, ci sono giocatori che sono lì da tanti anni, vuole dire che si tratta di una società seria che programma, che ha anche una importanza economica di poter tenere giocatori forti e poter aggiungere ogni anno altri forti, è giusto che stiano lì, aspirando di vincere il campionato. In questo momento forse lo meritano più di tutti in queste 11 partite. Questo ci alza la motivazione, la tensione, perchè è bello. Cerco di trasmettere sempre il coraggio alla squadra di andare a sfidare tutti, penso che nello sport sia giusto così. Una cosa che dovrebbe distinguerti è che non dai a nessuno l'impressione che sia più forte di te, anche quando giochi contro i più forti devi creargli difficoltà. Provo a trasmettere questo alla squadra: sei bravo, dimostrami, ma non te la faccio facile. Oltre a difendere bene dobbiamo fargli male con i nostri giocatori davanti, non stare solo dietro, non rinunciare a niente. Il calcio sta cambiando come nella società, nel calcio c'è gente sempre più esigente, è difficile affascinare un tifoso se vede un calcio rinunciatario, come si faceva in passato. In giro si vede questa tendenza, collegata al cambiamento, al miglioramento ed è giusto così, perché il calcio deve essere un divertimento, uno spettacolo. Spalletti ha detto 'Osimhen è il nostro Van Basten e io come affronterei Osimhen se fossi in campo? Sono tempi diversi, il ritmo di 20 anni fa era diverso, un calcio diverso. Anche se si tratta di un giocatore forte, soprattutto nell'attacco dello spazio, penso che anche i nostri difensori siano bravi. Io sono fiducioso per la gara col Napoli, come lo sono stato in tutte le partite che abbiamo fatto. Abbiamo affrontato anche squadre forti e i miei difensori hanno retto facendo cose non facili e non scontate. Sono stati bravi e sono fiducioso che possano fare lo stesso contro il Napoli. Veloso può essere importantissimo? Abbiamo già parlato in passato di Miguel. È uno dei giocatori chiave di questa squadra, ci dà anche equilibrio, non solo buon palleggio e calci piazzati, ha anche un mancino strepitoso e ha ordine in campo, è un giocatore esperto, è sempre bello averlo. Come mi pongo davanti all'entusiasmo per aver battuto tre grandi squadre una dopo l'altra? Per come vedo il calcio, martedì già non mi ricordavo più della partita con la Juventus. Sembra passato un mese perché bisogna preparare la gara col Napoli, devi dare allenamenti, devi mettere pressione, migliorare. È bello perché dà fiducia ai ragazzi, poi sta a loro portare nella direzione giusta questo entusiasmo. Questa è la cosa più importante che dà ancora più voglia, è una cosa positiva. Penso di avere un gruppo sveglio, intelligente, che sfrutta questa cosa nella direzione giusta, andando ancora più forte. Oggi la differenza è questa: fare al massimo ogni allenamento e ogni partita e anche durante la gara non bisogna trascurare neanche una palla. Questo è il modo di vivere lo sport e il calcio, andare sempre a mille, altrimenti ci sono dei problemi. Bisogna sfruttare questo buon momento nel senso di andare ancora più forte. Fase difensiva più solida? Sabato siamo stati più solidi, con più raddoppi, più voglia di correre anche verso la nostra porta e mi fa piacere, spero che questo venga confermato anche contro il Napoli, perché davanti la qualità che abbiamo ci permette di creare sempre qualcosa, invece dietro non concedere sia tiri sia gol diventa fondamentale. Speriamo di continuare così. Il mio merito è essere entrato nel modo migliore nella testa dei miei giocatori? Ci siamo messi a lavorare con umiltà, io mi sono imposto e i risultati, grazie a Dio e alle loro qualità, sono arrivati. E' bello ma riguarda il passato, non ci dovrebbe interessare più, siamo contenti, ma andiamo avanti. Ilic? Speravo di poter averlo, ma la caviglia si è dimostrata una cosa complicata e io lo so meglio di tutti perchè ho avuto problemi alle caviglie per dieci anni e poi ho smesso di giocare a 29 anni. È una cosa fastidiosa, c'è sempre dolore, speravamo di recuperarlo ma è una cosa complicata, purtroppo non è in grado di giocare, non sarà convocato. Frabotta? Si è operato, ci dicono che tornerà tra due mesi, io gli auguro di tornare anche prima. L'assenza di Koulibaly? Siamo contenti non ci sia, è uno dei difensori più forti, anche sui calci piazzati e come leadership nella squadra. Sono contento dei punti ottenuti, della crescita dei giocatori e della squadra, ma non è che andiamo a Napoli e diciamo 'siamo contenti, ci basta così'. Andiamo là con le nostre forze e la nostra convinzione di fare bene e poi vedremo, perchè c'è anche l'avversario, ma andiamo fiduciosi e coraggiosi".