L'Angolo
IL DESIGNATORE - Rocchi: "Siamo all'anno zero, serve una mentalità da professionisti, arbitro e VAR? Si va verso due ruoli separati, tempo effettivo? E' un'ipotesi"
15.11.2021 09:35 di Napoli Magazine

NAPOLI - "E' un anno nuovo, l'anno zero con il mio arrivo, sto cercando di portare la mentalità di un club professionistico nella nostra squadra, ora abbiamo anche due tattici". Il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi a Radio anch'io sport su Radio Rai fa il punto sull'inizio del campionato e la nuova era arbitrale. "Stiamo cercando di creare una nuova categoria arbitrale - aggiunge Rocchi - serve trovare nuovi talenti, ci sono ragazzi molto validi ma essendo giovani possono esserci degli errori. L'arbitro moderno deve essere un atleta di altissimo livello. Importante vedere quanto e come corrono, l'arbitro bravo è quello che riesce a trovarsi al posto giusto al momento giusto"

 

"Il bilancio nelle prime 12 giornate? È un anno nuovo, non solo perché ci sono io al posto di Rizzoli ma perché quando si cambia un allenatore cambiano sempre alcune cose. Abbiamo inserito anche due tattici, due professionisti che ci aiutano a leggere le partite. Siamo all'anno zero perché stiamo cercando di creare una nuova classe arbitrale. Siamo usciti in diversi e servono nuovi talenti. Ci sono ragazzi validi ma serve esperienza. Per questo ci sono anche degli errori. Stiamo lavorando anche sul profilo atletico, l'arbitro moderno deve essere un vero e proprio atleta. Stiamo lavorando anche sulla corsa e sul modo di stare in campo. L'arbitro deve essere al punto giusto nel momento giusto. Il VAR? L'arbitro deve tornare al centro del progetto, nonostante ci sia la tecnologia. Il VAR è uno strumento favoloso ma solo se l'arbitro arbitra in maniera convincente e coerente. Deve esserci equilibrio, altrimenti il VAR diventa un nemico. Se con l'inserimento di Giannoccaro come tramite tra arbitri e club si chiude alla possibilità che un direttore di gara possa parlare dopo le partite? Sono due aspetti diversi. Giannoccaro servirà per le comunicazioni interne. Sul fatto che un arbitro parli a fine gara non penso che l'AIA chiuda la porta. Per stare in televisione bisogna però essere ben preparati. Se sono d'accordo con il fatto che gli arbitri debbano essere due, uno in campo che ha anche le sensazioni dal terreno di gioco e uno di fronte al monitor? Condivido, il VAR non lo possono fare tutti, il gruppo che abbiamo scelto è ristretto. Come arbitri abbiamo anche alcuni giovani, mentre stare davanti al monitor è complicato e sei schiavo delle immagini. È completamente un altro lavoro. Si va verso l'avere due ruoli ben separati per il futuro. Idea che in sala VAR debba entrare anche un ex giocatore? Credo che si debba avere condivisione con allenatori e calciatori, è chiaro che la lettura da arbitro è una lettura diversa, un giocatore si sofferma su alcune cose, l'arbitro è strutturato ed educato per prendere decisioni. Maresca fermato dopo Roma-Milan? Lo rivedrete presto, non può essere ucciso per una partita. Non mi piacque la sua gestione della partita, l'errore ci può stare. La serata storta può capitare, le ho avute anche io, adesso magari farà un passaggio in Serie B per poi tornare subito in Serie A. Le tante proteste? Quando ci sono un arbitro deve farsi un paio di domande, qualcosa non sta andando come dovrebbe e ci può essere anche tensione. Chiediamo e abbiamo chiesto agli allenatori un comportamento consono.Nel rugby è noto quello che si dicono tra arbitro e VAR mentre nel calcio non succede? Il giorno in cui avverrà è molto vicino. Non c'è nessun segreto e molto spesso lo riascoltiamo anche noi per valutare e studiare cosa succede. Presto ascolteremo tutto tutti, per togliere anche i dubbi sull'onestà intellettuale degli arbitri. Rapporto cordiale degli arbitri con i giocatori che però non toglie le proteste? La nostra cultura purtroppo è pessima, il capannello intorno all'arbitro vorrei non vederlo e all'estero succede raramente. Ho chiesto agli arbitri di essere educati e seri ma al tempo stesso anche di essere molto severi. Questo è quello che si aspettano anche i giocatori e lo chiedono. Se si può pensare alla chiamata del VAR da parte di un allenatore? Non ho mai detto di no. Bisognerebbe chiederlo all'allenatore che spesso non ritiene di dover pensare anche a questo. Poi chiaramente andrebbe regolamentato bene, non è facile. Sono solo quattro anni che c'è il VAR e siamo in continua evoluzione. Vengono assegnati tanti rigori? La tecnologia chiaramente ci fa trovare dei calci di rigore che andavano persi. Penso che sia normale. Se il tempo effettivo è un'ipotesi? Ne stanno ragionando anche le componenti internazionali, in quel caso si sarebbe più correttezza. Il ruolo di Giannoccaro? Sarà il tramite con i club e porterà la nostra risposta ufficiale a loro. Comunicheremo con un ponte totalmente aperto con i club".

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IL DESIGNATORE - Rocchi: "Siamo all'anno zero, serve una mentalità da professionisti, arbitro e VAR? Si va verso due ruoli separati, tempo effettivo? E' un'ipotesi"

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15/11/2024 - 09:35

NAPOLI - "E' un anno nuovo, l'anno zero con il mio arrivo, sto cercando di portare la mentalità di un club professionistico nella nostra squadra, ora abbiamo anche due tattici". Il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi a Radio anch'io sport su Radio Rai fa il punto sull'inizio del campionato e la nuova era arbitrale. "Stiamo cercando di creare una nuova categoria arbitrale - aggiunge Rocchi - serve trovare nuovi talenti, ci sono ragazzi molto validi ma essendo giovani possono esserci degli errori. L'arbitro moderno deve essere un atleta di altissimo livello. Importante vedere quanto e come corrono, l'arbitro bravo è quello che riesce a trovarsi al posto giusto al momento giusto"

 

"Il bilancio nelle prime 12 giornate? È un anno nuovo, non solo perché ci sono io al posto di Rizzoli ma perché quando si cambia un allenatore cambiano sempre alcune cose. Abbiamo inserito anche due tattici, due professionisti che ci aiutano a leggere le partite. Siamo all'anno zero perché stiamo cercando di creare una nuova classe arbitrale. Siamo usciti in diversi e servono nuovi talenti. Ci sono ragazzi validi ma serve esperienza. Per questo ci sono anche degli errori. Stiamo lavorando anche sul profilo atletico, l'arbitro moderno deve essere un vero e proprio atleta. Stiamo lavorando anche sulla corsa e sul modo di stare in campo. L'arbitro deve essere al punto giusto nel momento giusto. Il VAR? L'arbitro deve tornare al centro del progetto, nonostante ci sia la tecnologia. Il VAR è uno strumento favoloso ma solo se l'arbitro arbitra in maniera convincente e coerente. Deve esserci equilibrio, altrimenti il VAR diventa un nemico. Se con l'inserimento di Giannoccaro come tramite tra arbitri e club si chiude alla possibilità che un direttore di gara possa parlare dopo le partite? Sono due aspetti diversi. Giannoccaro servirà per le comunicazioni interne. Sul fatto che un arbitro parli a fine gara non penso che l'AIA chiuda la porta. Per stare in televisione bisogna però essere ben preparati. Se sono d'accordo con il fatto che gli arbitri debbano essere due, uno in campo che ha anche le sensazioni dal terreno di gioco e uno di fronte al monitor? Condivido, il VAR non lo possono fare tutti, il gruppo che abbiamo scelto è ristretto. Come arbitri abbiamo anche alcuni giovani, mentre stare davanti al monitor è complicato e sei schiavo delle immagini. È completamente un altro lavoro. Si va verso l'avere due ruoli ben separati per il futuro. Idea che in sala VAR debba entrare anche un ex giocatore? Credo che si debba avere condivisione con allenatori e calciatori, è chiaro che la lettura da arbitro è una lettura diversa, un giocatore si sofferma su alcune cose, l'arbitro è strutturato ed educato per prendere decisioni. Maresca fermato dopo Roma-Milan? Lo rivedrete presto, non può essere ucciso per una partita. Non mi piacque la sua gestione della partita, l'errore ci può stare. La serata storta può capitare, le ho avute anche io, adesso magari farà un passaggio in Serie B per poi tornare subito in Serie A. Le tante proteste? Quando ci sono un arbitro deve farsi un paio di domande, qualcosa non sta andando come dovrebbe e ci può essere anche tensione. Chiediamo e abbiamo chiesto agli allenatori un comportamento consono.Nel rugby è noto quello che si dicono tra arbitro e VAR mentre nel calcio non succede? Il giorno in cui avverrà è molto vicino. Non c'è nessun segreto e molto spesso lo riascoltiamo anche noi per valutare e studiare cosa succede. Presto ascolteremo tutto tutti, per togliere anche i dubbi sull'onestà intellettuale degli arbitri. Rapporto cordiale degli arbitri con i giocatori che però non toglie le proteste? La nostra cultura purtroppo è pessima, il capannello intorno all'arbitro vorrei non vederlo e all'estero succede raramente. Ho chiesto agli arbitri di essere educati e seri ma al tempo stesso anche di essere molto severi. Questo è quello che si aspettano anche i giocatori e lo chiedono. Se si può pensare alla chiamata del VAR da parte di un allenatore? Non ho mai detto di no. Bisognerebbe chiederlo all'allenatore che spesso non ritiene di dover pensare anche a questo. Poi chiaramente andrebbe regolamentato bene, non è facile. Sono solo quattro anni che c'è il VAR e siamo in continua evoluzione. Vengono assegnati tanti rigori? La tecnologia chiaramente ci fa trovare dei calci di rigore che andavano persi. Penso che sia normale. Se il tempo effettivo è un'ipotesi? Ne stanno ragionando anche le componenti internazionali, in quel caso si sarebbe più correttezza. Il ruolo di Giannoccaro? Sarà il tramite con i club e porterà la nostra risposta ufficiale a loro. Comunicheremo con un ponte totalmente aperto con i club".