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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "In gioco un pezzo di scudetto"
18.11.2020 20:20 di Napoli Magazine

NAPOLI - Certo che novembre ha il veleno nella coda. Prima il Milan, poi la Roma, due compagini in palla e con il morale alle stelle. A poco vale constatare che si affonteranno in casa perché in era covidiana il fattore campo è quasi del tutto ininfluente. E però va detto che anche gli azzurri sono con il cuore nello zucchero, antico motto napoletano, in quanto consapevoli della propria forza e con eccelse prospettive futuribili. Una squadra, il Napoli, sempre più convincente e che credo abbia tratto ulteriore linfa dalle prove dei suoi folletti nelle rispettive Nazionali: Mertens tornato al gol con la maglia del Belgio e Insigne semplicemente magnifico contro la Polonia. Messa da parte la tentazione frequente del tiro a giro, Lorenzinho sta dimostrando, con i fatti, cioè le giocate sontuose, di essere cresciuto a tal punto fino a candidarsi come l'uomo in più vestendo il doppio azzurro: Nazionale e Napoli. Con o senza Osimhen - il nigeriano potrebbe mancare per cause di forza maggiore - la sfida serale tra azzurri e rossoneri costituisce il piatto forte della prossima giornata di campionato. Una sfida alla quale guarderanno con interesse anche le altre cosiddette grandi che sono attardate in classifica. Battere il Milan significherebbe agganciarlo in classifica (anche la Roma, battendo il Parma potrebbe trarne vantaggio) e fa niente che il Sassuolo, dovesse vincere a Verona, si troverebbe primo in classifica, con tutto il rispetto per la bella squadra di De Zerbi (e ne sappiano qualcosa). Sarà una sfida tutta da gustare quella tra Napoli e Milan. E dispiace che difficilmente Pioli potrà sedere in panchina. Lo considero una persona a modo nel variegato panorama degli allenatori italici. E il confronto principe allora sarà quello tra Ringhio e le sue idee ed Ibra e le sue invenzioni. E intanto lo svedese si sentirà ancor più l'allenatore in campo. Il Milan ha trovato una ben definita identità di squadra ma non può prescindere da Ibra (ah, l'avesse preso il Napoli!), dal suo essere chioccia da una parte e personaggio da taekwondo. Risulta che Ringhio abbia studiato due tre mosse per tenere a bada lo svedese: Manolas in pressione, Bakayoko a sporcare le linee di passaggio, Koulibaly ultimo baluardo, il libero di una volta. Poi, naturalmente, anche il Milan dovrà preoccuparsi di come contenere il fiume in piena azzurro che sprizza tecnica e velocità in Lozano, scaltrezza in Mertens, tecnica ed intelligenza in Insigne, velocità verticale in Osimhen (se ci sarà), imprevedibilità in Politano. Okay, fermiamoci qui. Prepariamoci a godere questa sfida che può valere una frangia di scudetto.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "In gioco un pezzo di scudetto"

di Napoli Magazine

18/11/2024 - 20:20

NAPOLI - Certo che novembre ha il veleno nella coda. Prima il Milan, poi la Roma, due compagini in palla e con il morale alle stelle. A poco vale constatare che si affonteranno in casa perché in era covidiana il fattore campo è quasi del tutto ininfluente. E però va detto che anche gli azzurri sono con il cuore nello zucchero, antico motto napoletano, in quanto consapevoli della propria forza e con eccelse prospettive futuribili. Una squadra, il Napoli, sempre più convincente e che credo abbia tratto ulteriore linfa dalle prove dei suoi folletti nelle rispettive Nazionali: Mertens tornato al gol con la maglia del Belgio e Insigne semplicemente magnifico contro la Polonia. Messa da parte la tentazione frequente del tiro a giro, Lorenzinho sta dimostrando, con i fatti, cioè le giocate sontuose, di essere cresciuto a tal punto fino a candidarsi come l'uomo in più vestendo il doppio azzurro: Nazionale e Napoli. Con o senza Osimhen - il nigeriano potrebbe mancare per cause di forza maggiore - la sfida serale tra azzurri e rossoneri costituisce il piatto forte della prossima giornata di campionato. Una sfida alla quale guarderanno con interesse anche le altre cosiddette grandi che sono attardate in classifica. Battere il Milan significherebbe agganciarlo in classifica (anche la Roma, battendo il Parma potrebbe trarne vantaggio) e fa niente che il Sassuolo, dovesse vincere a Verona, si troverebbe primo in classifica, con tutto il rispetto per la bella squadra di De Zerbi (e ne sappiano qualcosa). Sarà una sfida tutta da gustare quella tra Napoli e Milan. E dispiace che difficilmente Pioli potrà sedere in panchina. Lo considero una persona a modo nel variegato panorama degli allenatori italici. E il confronto principe allora sarà quello tra Ringhio e le sue idee ed Ibra e le sue invenzioni. E intanto lo svedese si sentirà ancor più l'allenatore in campo. Il Milan ha trovato una ben definita identità di squadra ma non può prescindere da Ibra (ah, l'avesse preso il Napoli!), dal suo essere chioccia da una parte e personaggio da taekwondo. Risulta che Ringhio abbia studiato due tre mosse per tenere a bada lo svedese: Manolas in pressione, Bakayoko a sporcare le linee di passaggio, Koulibaly ultimo baluardo, il libero di una volta. Poi, naturalmente, anche il Milan dovrà preoccuparsi di come contenere il fiume in piena azzurro che sprizza tecnica e velocità in Lozano, scaltrezza in Mertens, tecnica ed intelligenza in Insigne, velocità verticale in Osimhen (se ci sarà), imprevedibilità in Politano. Okay, fermiamoci qui. Prepariamoci a godere questa sfida che può valere una frangia di scudetto.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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