Il Punto
FEDERICO II - Spalletti agli studenti: "La sconfitta ci ha fatto male, mi aspetto che tutti arrivino all'allenamento per lavorare bene, senza lamentarsi di niente"
12.04.2022 11:30 di Napoli Magazine

NAPOLI - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha tenuto una lezione agli studenti dell'Università Federico II nell'ambito del progetto "Sport in Accademia": "L'umore non è dei migliori. Per me era fondamentale partecipare dopo che me l'hanno chiesto, qualsiasi sia stato l'ultimo risultato perchè incontrare una qualità di studenti come quelli della Federico II non succede tutti i giorni. Sono veramente orgoglioso di questo. Non vorrei avessero fatto confusione, che vi avessero detto che io sono quello dietro la cattedra, perchè ci siete voi. Io ho il banchino, voi avete la cattedra, perchè sono convinto dalla vostra qualità di domande che riuscirò poi, in toscano si dice ad "acchiapparci" quella qualità da trasferire dentro lo spogliatoio ai miei calciatori per fare anche qualche risultato in più che non sarebbe tanto male. Per me, bisogna saper usare bene il tempo presente: la vita si vive solo e soltanto nel presente. La sconfitta contro la Fiorentina ci ha fatto male, motivo per cui mi aspetto che tutti si sveglino presto e arrivino all’allenamento per lavorare bene, senza lamentarsi di niente. Perdere di vista l'obiettivo? A noi è successo come in Toscana quando c'è la nebbia: è lì e ci disturba la vista, ma poi scompare e torniamo a vederlo. Per me, lo studente è colui che nel caos della vita va da qualcuno che ha sempre la parola giusta per arricchire le sue conoscenze, per metter dentro a questo magazzino delle cose che poi ci possano servire anche per avere una buona qualità di dialogo nei confronti di chi cerca di imporsi: non si tratta solo di una figura che studia in un’università. Fondamentali nella vita sono le scelte, le decisioni, soprattutto per quanto riguarda il mio ruolo, io cerco sempre di tirar fuori le migliori decisioni, dalla formazione alle tattiche. In tutti gli ambiti, dalle riunioni di condominio fino al Vangelo, c’è qualcuno che decide, un’anima forte a cui affidare le proprie debolezze. Errori? Quando qualcuno sbaglia, si deve essere bravi ad analizzare l’episodio, non il calciatore dentro l’episodio, bisogna essere sensibili nei confronti dei ragazzi, mantenendo un buon rapporto. Molte volte meglio non cambiare la propria erba con quella del vicino, basta trovare frasi corrette da dirgli. Non si può vincere sempre, qualche volta puoi perdere: a darti soddisfazione è l’impegno, il lavoro, non mi piacerebbe essere sempre in vacanza. Voglio un calcio in cui si va per meriti, tutto qui. Ho 7 collaboratori, compreso uno che ho preso dal Napoli Santoro, ndr), una persona con grande umanità: abbiamo un bel rapporto. È colui che porta gli uffici in campo, e l’area di rigore dentro gli uffici: proprio per questo ha la fiducia di tutti. Io mi fido dei miei collaboratori, e spero sempre che loro mi prendano il posto, soprattutto se sono bravi. Noi abbiamo due squadre, quella che va in campo e quella dietro le quinte, che è molto più importante di chi va in campo. Tutti sono fondamentali, da chi ci alza la sbarra al campo la mattina fino a chi ci lava le maglie, che noi diamo loro sporche. A loro, per questo, va data una grande considerazione. La sconfitta di domenica ci ha fatto male, per questo motivo mi aspetto che tutti si sveglino ed arrivino presto all’allenamento per lavorare nel migliore dei modi, senza lamentele. L’importanza dei giovani all’interno della squadra? Il mio pensiero è facile: i giovani per me sono il futuro, in tutti i campi. Riuscire a produrre calciatori dal settore giovanile diventa fondamentale per avere risorse aggiuntive. Se si fa giocare molti giovani senza esperienza, però, avere obiettivi di grande livello diventa difficile, soprattutto contro Milan, Inter, Juventus e altre. È diventato difficile far crescere i giovani e fare risultati importanti. Zanoli, ad esempio, non ha mai giocato perché c’è un calciatore che è il migliore nel suo ruolo, che si aggiorna continuamente: Di Lorenzo ha sempre gli occhi rivolti al futuro, ma da parte mia ci sarà sempre apertura totale verso i giovani".

 

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FEDERICO II - Spalletti agli studenti: "La sconfitta ci ha fatto male, mi aspetto che tutti arrivino all'allenamento per lavorare bene, senza lamentarsi di niente"

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12/04/2024 - 11:30

NAPOLI - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha tenuto una lezione agli studenti dell'Università Federico II nell'ambito del progetto "Sport in Accademia": "L'umore non è dei migliori. Per me era fondamentale partecipare dopo che me l'hanno chiesto, qualsiasi sia stato l'ultimo risultato perchè incontrare una qualità di studenti come quelli della Federico II non succede tutti i giorni. Sono veramente orgoglioso di questo. Non vorrei avessero fatto confusione, che vi avessero detto che io sono quello dietro la cattedra, perchè ci siete voi. Io ho il banchino, voi avete la cattedra, perchè sono convinto dalla vostra qualità di domande che riuscirò poi, in toscano si dice ad "acchiapparci" quella qualità da trasferire dentro lo spogliatoio ai miei calciatori per fare anche qualche risultato in più che non sarebbe tanto male. Per me, bisogna saper usare bene il tempo presente: la vita si vive solo e soltanto nel presente. La sconfitta contro la Fiorentina ci ha fatto male, motivo per cui mi aspetto che tutti si sveglino presto e arrivino all’allenamento per lavorare bene, senza lamentarsi di niente. Perdere di vista l'obiettivo? A noi è successo come in Toscana quando c'è la nebbia: è lì e ci disturba la vista, ma poi scompare e torniamo a vederlo. Per me, lo studente è colui che nel caos della vita va da qualcuno che ha sempre la parola giusta per arricchire le sue conoscenze, per metter dentro a questo magazzino delle cose che poi ci possano servire anche per avere una buona qualità di dialogo nei confronti di chi cerca di imporsi: non si tratta solo di una figura che studia in un’università. Fondamentali nella vita sono le scelte, le decisioni, soprattutto per quanto riguarda il mio ruolo, io cerco sempre di tirar fuori le migliori decisioni, dalla formazione alle tattiche. In tutti gli ambiti, dalle riunioni di condominio fino al Vangelo, c’è qualcuno che decide, un’anima forte a cui affidare le proprie debolezze. Errori? Quando qualcuno sbaglia, si deve essere bravi ad analizzare l’episodio, non il calciatore dentro l’episodio, bisogna essere sensibili nei confronti dei ragazzi, mantenendo un buon rapporto. Molte volte meglio non cambiare la propria erba con quella del vicino, basta trovare frasi corrette da dirgli. Non si può vincere sempre, qualche volta puoi perdere: a darti soddisfazione è l’impegno, il lavoro, non mi piacerebbe essere sempre in vacanza. Voglio un calcio in cui si va per meriti, tutto qui. Ho 7 collaboratori, compreso uno che ho preso dal Napoli Santoro, ndr), una persona con grande umanità: abbiamo un bel rapporto. È colui che porta gli uffici in campo, e l’area di rigore dentro gli uffici: proprio per questo ha la fiducia di tutti. Io mi fido dei miei collaboratori, e spero sempre che loro mi prendano il posto, soprattutto se sono bravi. Noi abbiamo due squadre, quella che va in campo e quella dietro le quinte, che è molto più importante di chi va in campo. Tutti sono fondamentali, da chi ci alza la sbarra al campo la mattina fino a chi ci lava le maglie, che noi diamo loro sporche. A loro, per questo, va data una grande considerazione. La sconfitta di domenica ci ha fatto male, per questo motivo mi aspetto che tutti si sveglino ed arrivino presto all’allenamento per lavorare nel migliore dei modi, senza lamentele. L’importanza dei giovani all’interno della squadra? Il mio pensiero è facile: i giovani per me sono il futuro, in tutti i campi. Riuscire a produrre calciatori dal settore giovanile diventa fondamentale per avere risorse aggiuntive. Se si fa giocare molti giovani senza esperienza, però, avere obiettivi di grande livello diventa difficile, soprattutto contro Milan, Inter, Juventus e altre. È diventato difficile far crescere i giovani e fare risultati importanti. Zanoli, ad esempio, non ha mai giocato perché c’è un calciatore che è il migliore nel suo ruolo, che si aggiorna continuamente: Di Lorenzo ha sempre gli occhi rivolti al futuro, ma da parte mia ci sarà sempre apertura totale verso i giovani".