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SCOMMESSE - Caos sullo 0,5% "Salvasport": il 29 marzo operatori al Tar Lazio contro Adm, una partita da 40 milioni di euro
23.03.2023 17:08 di Napoli Magazine

Si aprirà la prossima settimana al Tar Lazio il nuovo capitolo giudiziario che vedrà di fronte i concessionari di scommesse e l'Agenzia Dogane e Monopoli. Mercoledì 29 marzo, riporta Agipronews, è in programma davanti alla Seconda sezione la camera di consiglio contro la determina di Adm, con cui lo scorso gennaio sono stati chiesti gli arretrati del prelievo dello 0,5% previsto dal decreto Salvasport del 2020. La tassa era stata introdotta per sostenere i lavoratori dello sport di base dopo la prima fase della pandemia, e prevedeva un contributo complessivo di 40 milioni nel 2020 e di 50 milioni nel 2021. La nuova interpretazione di Adm, su indicazione di Corte dei Conti e Ragioneria dello Stato, è invece che il prelievo sulla raccolta doveva essere versato per tutto il periodo previsto (da maggio 2020 a dicembre 2021) e solo successivamente una parte di esso doveva essere girata al Fondo Salvasport. Da qui la richiesta degli arretrati che gli operatori, dopo il via alla riscossione a inizio febbraio, dovranno versare entro 180 giorni. Il conguaglio dovuto dai concessionari - apprende Agipronews - è di circa 40 milioni di euro. Una cifra sulla quale si prevede un duro confronto: secondo i legali delle società, infatti, si porrebbero delle criticità, prima fra tutte quella relativa al legittimo affidamento. L'interpretazione di Adm verrà contestata anche in relazione alle sentenze del Tar capitolino che nel 2021 aveva confermato la legittimità del Salvasport. In quel caso la norma aveva avuto il via libera anche perché limitata nel tempo e con un tetto massimo stabilito, dunque per fronteggiare la fase di ripresa e non per il raggiungimento di obiettivi di finanza pubblica.

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SCOMMESSE - Caos sullo 0,5% "Salvasport": il 29 marzo operatori al Tar Lazio contro Adm, una partita da 40 milioni di euro

di Napoli Magazine

23/03/2024 - 17:08

Si aprirà la prossima settimana al Tar Lazio il nuovo capitolo giudiziario che vedrà di fronte i concessionari di scommesse e l'Agenzia Dogane e Monopoli. Mercoledì 29 marzo, riporta Agipronews, è in programma davanti alla Seconda sezione la camera di consiglio contro la determina di Adm, con cui lo scorso gennaio sono stati chiesti gli arretrati del prelievo dello 0,5% previsto dal decreto Salvasport del 2020. La tassa era stata introdotta per sostenere i lavoratori dello sport di base dopo la prima fase della pandemia, e prevedeva un contributo complessivo di 40 milioni nel 2020 e di 50 milioni nel 2021. La nuova interpretazione di Adm, su indicazione di Corte dei Conti e Ragioneria dello Stato, è invece che il prelievo sulla raccolta doveva essere versato per tutto il periodo previsto (da maggio 2020 a dicembre 2021) e solo successivamente una parte di esso doveva essere girata al Fondo Salvasport. Da qui la richiesta degli arretrati che gli operatori, dopo il via alla riscossione a inizio febbraio, dovranno versare entro 180 giorni. Il conguaglio dovuto dai concessionari - apprende Agipronews - è di circa 40 milioni di euro. Una cifra sulla quale si prevede un duro confronto: secondo i legali delle società, infatti, si porrebbero delle criticità, prima fra tutte quella relativa al legittimo affidamento. L'interpretazione di Adm verrà contestata anche in relazione alle sentenze del Tar capitolino che nel 2021 aveva confermato la legittimità del Salvasport. In quel caso la norma aveva avuto il via libera anche perché limitata nel tempo e con un tetto massimo stabilito, dunque per fronteggiare la fase di ripresa e non per il raggiungimento di obiettivi di finanza pubblica.