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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Garcia al bivio, come Pioli"
29.10.2023 19:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Di qua non si scappa: Garcia al bivio, come Pioli sul fronte rossonero. Dentro o fuori il Monsieur francese nei fatti di casa nostra, anche perché al di là delle chiacchiere, l’attuale cocchiere non può contare all’infinito della speciale protezione del suo padre spirituale, pure lui spazientito malgrado la sua paziente inesauribile santità, un po’ come gran parte della torcida azzurra. In realtà Verona in campionato e l’Union Berlino in Champions non hanno sciolto dubbi e perplessità sulle prestazioni di quella che al momento non appare più la squadra che, nella stagione archiviata, “tremare al mondo fa”. “Conosco i miei giocatori, hanno voglia di vincere”, ha sentenziato l’attuale pilota del bolide azzurro che purtroppo ha perduto gran parte delle sue caratteristiche. Insomma più di qualcuno storce il naso, dalla stessa società trapela la stessa insoddisfazione che serpeggia dell’intero ambiente che circonda la squadra campione d’Italia: tre sconfitte in casa – Lazio, Fiorentina e Real Madrid – fanno masticare amaro, la tensione è a fior di pelle anche perché adesso c’è difronte quel Milan pilotato a sua volta con un collega che si trova nella situazione simile al tecnico francese: i rossoneri sono reduci dalla sconfitta con la Juve e dal patatrac subito al Parco dei Principi, nella capitale “lumiere”, da un Psg letteralmente scatenato: Milano in fiamme! Nella città della Madonnina le voci in fermento tirano in ballo l’allenatore schiacciato su di una panchina che scotta: “Pioli out”. Guardate un po’ la situazione: Garcia e Pioli legati dall’identico destino: le prospettive erano del tutto diverse per entrambi i tecnici, tra l’altro uniti e divisi da vecchi precedenti insanabili dissidi mai risolti e mai seppelliti. Garcia mostra i numeri e ricorda le premesse, per lui va quasi tutto bene: “Le partite volevamo vincerle tutte sia in campionato che in Champions…”. Intermittenti i numeri azzurri, bisogna specificarlo, però. Di gioco neanche a parlarne, ecco le preoccupazioni della piazza e del club: “Siamo primi quasi in tutto. Però prendiamo troppi gol…”, hai detto niente: Garcia sa bene che il Napoli non gioca affatto bene, ma prende tempo: “Quando giocheremo bene sarà ancora più semplice vincere”. Intanto la tensione resta altissima su entrambi i fronti: Napoli e Milan hanno problemi a tratti comuni, forse più semplici quelli della squadra campione d’Italia, sempre che lo chauffeur francese riuscirà prima o poi a pilotare quella Ferrari che si è ritrovato tra le mani e che nelle occasioni che conosciamo ha fatto imballare quasi sempre il potentissimo motore. Sul campo sarà terribile il confronto che dovrebbe portare a soluzioni di una delle due contendenti, il Milan nella scorsa stagione ha trionfato: si sa, quella di stasera non è una partita-scudetto, sia chiaro. Ma non c’è da perdere altro tempo: per Garcia sta lavorando e parecchio pure il proprietario del Napoli che si è trasferito a Castel Volturno armi e bagagli, da papà amorevole e disponibile. Ecco perchè Don Aurelio apparentemente ha scaricato in parte le sue tensioni. D’altra parte dopo i momenti burrascosi e di forti tormenti dettati dalla necessità dettate dalla fretta nella scelta dell’eventuale sostituto dal tecnico francese, adesso il patron avrà finalmente avuto anche il tempo per guardarsi attorno con più attenzione. E Garcia lo immagina: sa bene che si sta giocando tutto.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Garcia al bivio, come Pioli"

di Napoli Magazine

29/10/2024 - 19:00

NAPOLI - Di qua non si scappa: Garcia al bivio, come Pioli sul fronte rossonero. Dentro o fuori il Monsieur francese nei fatti di casa nostra, anche perché al di là delle chiacchiere, l’attuale cocchiere non può contare all’infinito della speciale protezione del suo padre spirituale, pure lui spazientito malgrado la sua paziente inesauribile santità, un po’ come gran parte della torcida azzurra. In realtà Verona in campionato e l’Union Berlino in Champions non hanno sciolto dubbi e perplessità sulle prestazioni di quella che al momento non appare più la squadra che, nella stagione archiviata, “tremare al mondo fa”. “Conosco i miei giocatori, hanno voglia di vincere”, ha sentenziato l’attuale pilota del bolide azzurro che purtroppo ha perduto gran parte delle sue caratteristiche. Insomma più di qualcuno storce il naso, dalla stessa società trapela la stessa insoddisfazione che serpeggia dell’intero ambiente che circonda la squadra campione d’Italia: tre sconfitte in casa – Lazio, Fiorentina e Real Madrid – fanno masticare amaro, la tensione è a fior di pelle anche perché adesso c’è difronte quel Milan pilotato a sua volta con un collega che si trova nella situazione simile al tecnico francese: i rossoneri sono reduci dalla sconfitta con la Juve e dal patatrac subito al Parco dei Principi, nella capitale “lumiere”, da un Psg letteralmente scatenato: Milano in fiamme! Nella città della Madonnina le voci in fermento tirano in ballo l’allenatore schiacciato su di una panchina che scotta: “Pioli out”. Guardate un po’ la situazione: Garcia e Pioli legati dall’identico destino: le prospettive erano del tutto diverse per entrambi i tecnici, tra l’altro uniti e divisi da vecchi precedenti insanabili dissidi mai risolti e mai seppelliti. Garcia mostra i numeri e ricorda le premesse, per lui va quasi tutto bene: “Le partite volevamo vincerle tutte sia in campionato che in Champions…”. Intermittenti i numeri azzurri, bisogna specificarlo, però. Di gioco neanche a parlarne, ecco le preoccupazioni della piazza e del club: “Siamo primi quasi in tutto. Però prendiamo troppi gol…”, hai detto niente: Garcia sa bene che il Napoli non gioca affatto bene, ma prende tempo: “Quando giocheremo bene sarà ancora più semplice vincere”. Intanto la tensione resta altissima su entrambi i fronti: Napoli e Milan hanno problemi a tratti comuni, forse più semplici quelli della squadra campione d’Italia, sempre che lo chauffeur francese riuscirà prima o poi a pilotare quella Ferrari che si è ritrovato tra le mani e che nelle occasioni che conosciamo ha fatto imballare quasi sempre il potentissimo motore. Sul campo sarà terribile il confronto che dovrebbe portare a soluzioni di una delle due contendenti, il Milan nella scorsa stagione ha trionfato: si sa, quella di stasera non è una partita-scudetto, sia chiaro. Ma non c’è da perdere altro tempo: per Garcia sta lavorando e parecchio pure il proprietario del Napoli che si è trasferito a Castel Volturno armi e bagagli, da papà amorevole e disponibile. Ecco perchè Don Aurelio apparentemente ha scaricato in parte le sue tensioni. D’altra parte dopo i momenti burrascosi e di forti tormenti dettati dalla necessità dettate dalla fretta nella scelta dell’eventuale sostituto dal tecnico francese, adesso il patron avrà finalmente avuto anche il tempo per guardarsi attorno con più attenzione. E Garcia lo immagina: sa bene che si sta giocando tutto.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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