Cultura & Gossip
SPETTACOLI - Agenda settimanale dal 6 al 12 dicembre 2021 in Campania, programmata dal Circuito Teatro Pubblico Campano
03.12.2021 12:43 di Napoli Magazine

Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere
Info 0823799612
Martedì 7 e mercoledì 8 dicembre, ore 21.00

 

Teatro Partenio di Avellino
Info 0825270961 - 3484072885
Giovedì 9 e venerdì 10 dicembre, ore 20.45

 

Teatro Diana Centro di Produzione Teatrale e Chi è di Scena
presentano

 

Napoletano? E famme ‘na pizza!
Scritto, diretto ed interpretato da Vincenzo Salemme

con (in ordine alfabetico)
Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero

scene e costumi Francesca Romana Scudiero, musiche Antonio Boccia
in collaborazione con Valeria Esposito per “Chi è di scena s.r.l.”

 

“Napoletano? E famme ‘na pizza” è uno spettacolo che nasce dal mio libro uscito con lo stesso titolo agli inizi di marzo. Titolo che fa riferimento ad una battuta di una mia commedia teatrale, “E…. fuori nevica”, nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza. 
E sì, perché ogni buon napoletano deve saper fare le pizze, deve saper cantare, deve essere sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, tifare Napoli, amare il ragù di mamma’... e via così con gli stereotipi che rischiano di rendere la vita di un napoletano più simile ad una gabbia che ad un percorso libero e indipendente. 
Tutte le città vivono sulla propria pelle il peso degli stereotipi ma Napoli più di ogni altra. E, molto spesso, sono i napoletani stessi a pretendere dai propri concittadini una autenticità così ortodossa da rischiare l’integralismo culturale. Allora io con questo spettacolo provo a capire, in chiave ironica, se sono un napoletano autentico o un traditore dei sacri e inviolabili usi e costumi della nostra terra. 
Cominciando dalla confessione di un primo tradimento, una sorta di peccato originale che rischierebbe di intaccare la mia immagine di attore comico napoletano. Così, il più delle volte, mi definiscono quando mi presentano da qualche parte. 
Ed io, il più delle volte sto zitto. Ebbene, confesso il mio peccato: io non sono nato a Napoli ma a Bacoli, in provincia di Napoli! Quindi questo che vuol dire? Che non sono napoletano d.o.c.? Significa che da anni usurpo un titolo culturale? Voglio cercare con voi la risposta a questa domanda: “sono” napoletano o “faccio” il napoletano? Aiutatemi!

 


Teatro Umberto di Nola
info 0815127683, 0818231622
Martedì 7 dicembre, ore 20.45
Inaugurazione stagione teatrale 2021/2022

 

Teatro Comunale Mario Scarpetta di Sala Consilina
Info 3498713124
Giovedì 9 dicembre, ore 20.45

 

Teatro delle Arti di Salerno
info 089221807
Sabato 11, ore 21.00, e domenica 12 dicembre, ore 18.30

 

Best Live, Fondazione Teatro della Toscana
presentano

 

Elena Sofia Ricci, Gabriele Anagni
in

La dolce ala della giovinezza
di Tennessee Williams, traduzione Masolino d'Amico
scene, costumi e regia Pier Luigi Pizzi

e con 
Chiara Degani, Flavio Francucci, Giorgio Sales, Alberto Penna, 
Valentina Martone, Eros Pascale, Marco Fanizzi

 

musiche composte da Stefano Mainetti
light designer Pietro Sperduti

 

Scritta nel 1952 e debuttata a Broadway nel 1959, La dolce ala della giovinezza parla del gigolo Chance Wayne che torna nella sua città natale in Florida con la star in declino Alexandra Del Lago per cercare di riprendersi quello che aveva lasciato nella sua giovinezza, Heavenly, il suo primo amore.
La proposta di Sonia Mormone e Marco Giorgetti, direttore del Teatro della Toscana, di pensare ad un progetto di regia per La dolce ala della giovinezza, è stato di grande stimolo e dopo un'attenta lettura, ho accettato, forte del fatto che avrei avuto la presenza nel cast, di Elena Sofia Ricci, nel ruolo della protagonista.
Come d'abitudine il mio progetto comprende l'ambientazione e i vestiti. Williams ha una straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell'abisso. 


Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato ad una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Ma Williams, da grande drammaturgo è capace sempre di stupirci, sovvertendo genialmente il destino della nostra eroina. 

Pier Luigi Pizzi

 


Teatro Gloria di Pomigliano d’Arco
Info 0818843409
Mercoledì 8 dicembre, ore 18.00

Teatro Italia di Acerra
Info 08118280134, 3333155417
Giovedì 9 dicembre, ore 20.45

Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei
Info 3381890767, 3337361628
Da venerdì 10 a domenica 12 dicembre (feriali ore 20.30, festivi ore 18.15)
Inaugurazione stagione teatrale 2021/2022

 

Teatro Diana Centro di Produzione Teatrale
presenta

Mettici la mano
la nuova inedita commedia di Maurizio De Giovanni

con
Antonio Milo, Adriano Falivene, Elisabetta Mirra

scene Toni Di Pace, costumi Alessandra Torella
musiche Marco Zurzolo, disegno luci Davide Sondelli

regia Alessandro D'Alatri

 

NOTE DI REGIA


Dopo la lunga stagione dei teatri chiusi è una gioia poter annunciare il mio ritorno sulle tavole del palcoscenico. Un ritorno che segna anche una continuità artistica inedita per me: questo nuovo progetto nasce come una costola della saga de “Il commissario Ricciardi”, dopo il successo della serie televisiva a cui ho lavorato.
Dalla straordinaria e immaginifica penna di Maurizio de Giovanni, due tra i volti più colorati si staccheranno dalle vicende del filone corale del Commissario e torneranno a raccontarsi con il pubblico, ma questa volta dal vivo: il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella. Due figure che non fatico a descrivere come “maschere”, unici tra i personaggi dei romanzi ad indossare un costume: uno con il rigore della divisa e l’altro con la leggerezza della femminilità travestita. La vicenda manterrà la sua ambientazione napoletana, città che continua amorevolmente a vivere nella mia esperienza, raccontata in un periodo temporale diverso da quello dei romanzi.
Qui troveremo una Napoli devastata dalle conseguenze del nazifascismo, martoriata dagli allarmi e dai bombardamenti, ma mai priva di quella carica di umanità e di amore per la vita. Medesimi saranno i due attori che hanno interpretato la serie tv: Antonio Milo e Adriano Falivene.
Una garanzia artistica in equilibrio tra dramma e commedia che sicuramente restituirà al pubblico la gioia di ritornare in platea. La novità è Elisabetta Mirra nel ruolo di Melina, straordinario sguardo sul sacrificio femminile di quell’epoca. Medesimi saranno anche i reparti artistici che mi affiancheranno in questa nuova avventura: chi ha amato i romanzi e la fiction ritroverà la stessa poetica e lo stesso divertimento. A completare la magia ci saranno le musiche di Marco Zurzolo. Aggiungo il piacere e l’orgoglio di collaborare con il teatro Diana, un’istituzione nella storia del teatro napoletano.

 

Alessandro D’Alatri

 

SINOSSI DELL'AUTORE


Primavera del 1943, a Napoli. Una tarda mattinata di sole, in cui la gente di un quartiere popolare tenta faticosamente di trovare una parvenza di vita normale, viene squarciata dalle sirene: arrivano gli aerei alleati, c’è il pericolo di un nuovo devastante bombardamento. 
La scena è un vano interrato in tufo, uno scantinato che fa da rifugio improvvisato per proteggersi dalla morte che viene dal cielo. In un angolo del locale una statua della Madonna Immacolata, miracolosamente scampata alla distruzione di una chiesa e in attesa di nuova sistemazione, davanti alla quale brilla qualche lumino a testimonianza del fatto che la gente del quartiere va a visitarla saltuariamente anche lì. 
E’ qui che si ritrova una strana compagnia, riunita dalla necessità di riparo: il primo ad arrivare è Bambinella, un femminiello che sopravvive esercitando la prostituzione e che conosce tutto di tutti, sia per una naturale propensione al pettegolezzo, sia perché le persone vanno a confidarsi con lui, secondo una consolidata tradizione popolare. 
Poco dopo arriva il brigadiere Raffaele Maione, che ha appena arrestato Melina, una ventenne che ha sgozzato nel sonno il marchese di Roccafusca, un ricchissimo nobile il cui palazzo si trova a poca distanza e nel quale la ragazza faceva la cameriera. 
Mentre fuori la porta in cima alle scale le voci della gente si trasformano in un pauroso silenzio e poi nel progressivo avvicinarsi del fragore delle bombe, mentre l’imminenza della possibile morte diventa sempre più vicina, il dialogo tra i tre occupanti il rifugio improvvisato si fa sempre più profondo e serrato. 
La Madonna, muta e addolorata, verrà chiamata in causa mentre apprendiamo in maniera frammentaria cosa è realmente accaduto nel palazzo di Roccafusca e perché, e come Bambinella si trasformerà in avvocato difensore e Maione nell’accusa di un processo che vedrà nella statua di gesso un giudice silenzioso e tuttavia accorato. 
Le esplosioni, sempre più vicine, terribili e minacciose, accompagneranno la comprensione della realtà e una serie di riflessioni, da differenti punti di vista, sulla vita, sulla morte, sulla famiglia, sulla giustizia e sulla fede in Dio. 


E anche in merito alla fame, allo stato di necessità e all’arroganza del potere. Maione, Bambinella e la loro strana, assurda amicizia a distanza di dieci anni dall’ultima volta che li abbiamo incontrati con Ricciardi, a confronto col momento più buio e terribile della storia della città.

 

Maurizio de Giovanni

 

Sala Pasolini di Salerno
Info 0895618707
Giovedì 9 dicembre, ore 21.00
Inaugurazione stagione teatrale 2021/2022

 

Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta
info 0823444051
Venerdì 10 dicembre, ore 20.45

SPA
Società per Autori
presenta

L’amaca di domani
Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca
di e con Michele Serra
regia Andrea Renzi

 

Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale, è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie, che per esistere non sono condannate a parlare? 
Le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, sono le protagoniste di questo racconto teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente.
Le persone e le cose trattate nel corso degli anni – la politica, la società, le star vere e quelle fasulle, la gente comune, il costume, la cultura – riemergono dal grande sacco delle parole scritte con intatta vitalità e qualche sorpresa.
Michele Serra racconta di sé e del mestiere fragile e faticoso dello scrittore cercando di dipanare la matassa delle proprie debolezze e delle proprie manie.
Ma forse il vero bandolo, come per ogni cosa, è nell’infanzia. Il finale, per fortuna, è ancora da scrivere.

 


Teatro Nuovo di Salerno
info 089220886
Sabato 11, ore 21.00, e domenica 12 dicembre, ore 18.30

Città Mediterranee
presenta

Oscar Di Maio in

Cornuti e contenti
commedia comica scritta e diretta da Marco Lanzuise

con Alessandra Borrelli, Monica Assante Di Tatisso

e Luciano Salvetti, Marco Lanzuise, Ciro Scherma

scene Domenico Gambardella, direttore di scena Giuseppe Abete
luci e fonica Ciro Salemi , costumi sartoria Roma 82

 

Il pittore Leonardo De Chiereca (Oscar di Maio), vivendo d’arte, campa sulle spalle della moglie Mary (Monica Assante di Tatisso) impiegata nelle ferrovie gelosa del marito perché sospetta abbia un’amante. Il pittore spera di risollevarsi economicamente lavorando per la Curia grazie a Don Pietro (Marco Lanzuise) che gli commissiona dipinti in più chiese di Napoli. 


Katia (Alessandra Borrelli) l’amante, stanca del rapporto clandestino, minaccia di svelare alla moglie del pittore la sua relazione, questi impotente a impedirle il proposito convince un suo cliente (Luciano Salvetti) a travestirsi da donna per recitare la parte della moglie alla visita di Katia. 
La faccenda si complica quando il marito dell’amante (Ciro Scherma) esce dal carcere e arriva a casa del pittore. Si ritroveranno il galeotto, il prete emissario della Curia, la moglie, l’amante, e la finta moglie in una serie di situazioni comiche che susciteranno ilarità tra il pubblico che sarà travolto da un turbinio di colpi di scena e gags comiche

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Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere
Info 0823799612
Martedì 7 e mercoledì 8 dicembre, ore 21.00

 

Teatro Partenio di Avellino
Info 0825270961 - 3484072885
Giovedì 9 e venerdì 10 dicembre, ore 20.45

 

Teatro Diana Centro di Produzione Teatrale e Chi è di Scena
presentano

 

Napoletano? E famme ‘na pizza!
Scritto, diretto ed interpretato da Vincenzo Salemme

con (in ordine alfabetico)
Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero

scene e costumi Francesca Romana Scudiero, musiche Antonio Boccia
in collaborazione con Valeria Esposito per “Chi è di scena s.r.l.”

 

“Napoletano? E famme ‘na pizza” è uno spettacolo che nasce dal mio libro uscito con lo stesso titolo agli inizi di marzo. Titolo che fa riferimento ad una battuta di una mia commedia teatrale, “E…. fuori nevica”, nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza. 
E sì, perché ogni buon napoletano deve saper fare le pizze, deve saper cantare, deve essere sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, tifare Napoli, amare il ragù di mamma’... e via così con gli stereotipi che rischiano di rendere la vita di un napoletano più simile ad una gabbia che ad un percorso libero e indipendente. 
Tutte le città vivono sulla propria pelle il peso degli stereotipi ma Napoli più di ogni altra. E, molto spesso, sono i napoletani stessi a pretendere dai propri concittadini una autenticità così ortodossa da rischiare l’integralismo culturale. Allora io con questo spettacolo provo a capire, in chiave ironica, se sono un napoletano autentico o un traditore dei sacri e inviolabili usi e costumi della nostra terra. 
Cominciando dalla confessione di un primo tradimento, una sorta di peccato originale che rischierebbe di intaccare la mia immagine di attore comico napoletano. Così, il più delle volte, mi definiscono quando mi presentano da qualche parte. 
Ed io, il più delle volte sto zitto. Ebbene, confesso il mio peccato: io non sono nato a Napoli ma a Bacoli, in provincia di Napoli! Quindi questo che vuol dire? Che non sono napoletano d.o.c.? Significa che da anni usurpo un titolo culturale? Voglio cercare con voi la risposta a questa domanda: “sono” napoletano o “faccio” il napoletano? Aiutatemi!

 


Teatro Umberto di Nola
info 0815127683, 0818231622
Martedì 7 dicembre, ore 20.45
Inaugurazione stagione teatrale 2021/2022

 

Teatro Comunale Mario Scarpetta di Sala Consilina
Info 3498713124
Giovedì 9 dicembre, ore 20.45

 

Teatro delle Arti di Salerno
info 089221807
Sabato 11, ore 21.00, e domenica 12 dicembre, ore 18.30

 

Best Live, Fondazione Teatro della Toscana
presentano

 

Elena Sofia Ricci, Gabriele Anagni
in

La dolce ala della giovinezza
di Tennessee Williams, traduzione Masolino d'Amico
scene, costumi e regia Pier Luigi Pizzi

e con 
Chiara Degani, Flavio Francucci, Giorgio Sales, Alberto Penna, 
Valentina Martone, Eros Pascale, Marco Fanizzi

 

musiche composte da Stefano Mainetti
light designer Pietro Sperduti

 

Scritta nel 1952 e debuttata a Broadway nel 1959, La dolce ala della giovinezza parla del gigolo Chance Wayne che torna nella sua città natale in Florida con la star in declino Alexandra Del Lago per cercare di riprendersi quello che aveva lasciato nella sua giovinezza, Heavenly, il suo primo amore.
La proposta di Sonia Mormone e Marco Giorgetti, direttore del Teatro della Toscana, di pensare ad un progetto di regia per La dolce ala della giovinezza, è stato di grande stimolo e dopo un'attenta lettura, ho accettato, forte del fatto che avrei avuto la presenza nel cast, di Elena Sofia Ricci, nel ruolo della protagonista.
Come d'abitudine il mio progetto comprende l'ambientazione e i vestiti. Williams ha una straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell'abisso. 


Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato ad una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Ma Williams, da grande drammaturgo è capace sempre di stupirci, sovvertendo genialmente il destino della nostra eroina. 

Pier Luigi Pizzi

 


Teatro Gloria di Pomigliano d’Arco
Info 0818843409
Mercoledì 8 dicembre, ore 18.00

Teatro Italia di Acerra
Info 08118280134, 3333155417
Giovedì 9 dicembre, ore 20.45

Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei
Info 3381890767, 3337361628
Da venerdì 10 a domenica 12 dicembre (feriali ore 20.30, festivi ore 18.15)
Inaugurazione stagione teatrale 2021/2022

 

Teatro Diana Centro di Produzione Teatrale
presenta

Mettici la mano
la nuova inedita commedia di Maurizio De Giovanni

con
Antonio Milo, Adriano Falivene, Elisabetta Mirra

scene Toni Di Pace, costumi Alessandra Torella
musiche Marco Zurzolo, disegno luci Davide Sondelli

regia Alessandro D'Alatri

 

NOTE DI REGIA


Dopo la lunga stagione dei teatri chiusi è una gioia poter annunciare il mio ritorno sulle tavole del palcoscenico. Un ritorno che segna anche una continuità artistica inedita per me: questo nuovo progetto nasce come una costola della saga de “Il commissario Ricciardi”, dopo il successo della serie televisiva a cui ho lavorato.
Dalla straordinaria e immaginifica penna di Maurizio de Giovanni, due tra i volti più colorati si staccheranno dalle vicende del filone corale del Commissario e torneranno a raccontarsi con il pubblico, ma questa volta dal vivo: il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella. Due figure che non fatico a descrivere come “maschere”, unici tra i personaggi dei romanzi ad indossare un costume: uno con il rigore della divisa e l’altro con la leggerezza della femminilità travestita. La vicenda manterrà la sua ambientazione napoletana, città che continua amorevolmente a vivere nella mia esperienza, raccontata in un periodo temporale diverso da quello dei romanzi.
Qui troveremo una Napoli devastata dalle conseguenze del nazifascismo, martoriata dagli allarmi e dai bombardamenti, ma mai priva di quella carica di umanità e di amore per la vita. Medesimi saranno i due attori che hanno interpretato la serie tv: Antonio Milo e Adriano Falivene.
Una garanzia artistica in equilibrio tra dramma e commedia che sicuramente restituirà al pubblico la gioia di ritornare in platea. La novità è Elisabetta Mirra nel ruolo di Melina, straordinario sguardo sul sacrificio femminile di quell’epoca. Medesimi saranno anche i reparti artistici che mi affiancheranno in questa nuova avventura: chi ha amato i romanzi e la fiction ritroverà la stessa poetica e lo stesso divertimento. A completare la magia ci saranno le musiche di Marco Zurzolo. Aggiungo il piacere e l’orgoglio di collaborare con il teatro Diana, un’istituzione nella storia del teatro napoletano.

 

Alessandro D’Alatri

 

SINOSSI DELL'AUTORE


Primavera del 1943, a Napoli. Una tarda mattinata di sole, in cui la gente di un quartiere popolare tenta faticosamente di trovare una parvenza di vita normale, viene squarciata dalle sirene: arrivano gli aerei alleati, c’è il pericolo di un nuovo devastante bombardamento. 
La scena è un vano interrato in tufo, uno scantinato che fa da rifugio improvvisato per proteggersi dalla morte che viene dal cielo. In un angolo del locale una statua della Madonna Immacolata, miracolosamente scampata alla distruzione di una chiesa e in attesa di nuova sistemazione, davanti alla quale brilla qualche lumino a testimonianza del fatto che la gente del quartiere va a visitarla saltuariamente anche lì. 
E’ qui che si ritrova una strana compagnia, riunita dalla necessità di riparo: il primo ad arrivare è Bambinella, un femminiello che sopravvive esercitando la prostituzione e che conosce tutto di tutti, sia per una naturale propensione al pettegolezzo, sia perché le persone vanno a confidarsi con lui, secondo una consolidata tradizione popolare. 
Poco dopo arriva il brigadiere Raffaele Maione, che ha appena arrestato Melina, una ventenne che ha sgozzato nel sonno il marchese di Roccafusca, un ricchissimo nobile il cui palazzo si trova a poca distanza e nel quale la ragazza faceva la cameriera. 
Mentre fuori la porta in cima alle scale le voci della gente si trasformano in un pauroso silenzio e poi nel progressivo avvicinarsi del fragore delle bombe, mentre l’imminenza della possibile morte diventa sempre più vicina, il dialogo tra i tre occupanti il rifugio improvvisato si fa sempre più profondo e serrato. 
La Madonna, muta e addolorata, verrà chiamata in causa mentre apprendiamo in maniera frammentaria cosa è realmente accaduto nel palazzo di Roccafusca e perché, e come Bambinella si trasformerà in avvocato difensore e Maione nell’accusa di un processo che vedrà nella statua di gesso un giudice silenzioso e tuttavia accorato. 
Le esplosioni, sempre più vicine, terribili e minacciose, accompagneranno la comprensione della realtà e una serie di riflessioni, da differenti punti di vista, sulla vita, sulla morte, sulla famiglia, sulla giustizia e sulla fede in Dio. 


E anche in merito alla fame, allo stato di necessità e all’arroganza del potere. Maione, Bambinella e la loro strana, assurda amicizia a distanza di dieci anni dall’ultima volta che li abbiamo incontrati con Ricciardi, a confronto col momento più buio e terribile della storia della città.

 

Maurizio de Giovanni

 

Sala Pasolini di Salerno
Info 0895618707
Giovedì 9 dicembre, ore 21.00
Inaugurazione stagione teatrale 2021/2022

 

Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta
info 0823444051
Venerdì 10 dicembre, ore 20.45

SPA
Società per Autori
presenta

L’amaca di domani
Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca
di e con Michele Serra
regia Andrea Renzi

 

Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale, è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie, che per esistere non sono condannate a parlare? 
Le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, sono le protagoniste di questo racconto teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente.
Le persone e le cose trattate nel corso degli anni – la politica, la società, le star vere e quelle fasulle, la gente comune, il costume, la cultura – riemergono dal grande sacco delle parole scritte con intatta vitalità e qualche sorpresa.
Michele Serra racconta di sé e del mestiere fragile e faticoso dello scrittore cercando di dipanare la matassa delle proprie debolezze e delle proprie manie.
Ma forse il vero bandolo, come per ogni cosa, è nell’infanzia. Il finale, per fortuna, è ancora da scrivere.

 


Teatro Nuovo di Salerno
info 089220886
Sabato 11, ore 21.00, e domenica 12 dicembre, ore 18.30

Città Mediterranee
presenta

Oscar Di Maio in

Cornuti e contenti
commedia comica scritta e diretta da Marco Lanzuise

con Alessandra Borrelli, Monica Assante Di Tatisso

e Luciano Salvetti, Marco Lanzuise, Ciro Scherma

scene Domenico Gambardella, direttore di scena Giuseppe Abete
luci e fonica Ciro Salemi , costumi sartoria Roma 82

 

Il pittore Leonardo De Chiereca (Oscar di Maio), vivendo d’arte, campa sulle spalle della moglie Mary (Monica Assante di Tatisso) impiegata nelle ferrovie gelosa del marito perché sospetta abbia un’amante. Il pittore spera di risollevarsi economicamente lavorando per la Curia grazie a Don Pietro (Marco Lanzuise) che gli commissiona dipinti in più chiese di Napoli. 


Katia (Alessandra Borrelli) l’amante, stanca del rapporto clandestino, minaccia di svelare alla moglie del pittore la sua relazione, questi impotente a impedirle il proposito convince un suo cliente (Luciano Salvetti) a travestirsi da donna per recitare la parte della moglie alla visita di Katia. 
La faccenda si complica quando il marito dell’amante (Ciro Scherma) esce dal carcere e arriva a casa del pittore. Si ritroveranno il galeotto, il prete emissario della Curia, la moglie, l’amante, e la finta moglie in una serie di situazioni comiche che susciteranno ilarità tra il pubblico che sarà travolto da un turbinio di colpi di scena e gags comiche