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SPECIAL OLYMPICS - "Play the Games" al via, il Ministro Abodi: "Uno spaccato di umanità in sintonia con i sentimenti più virtuosi"
30.03.2023 15:52 di Napoli Magazine

Si è svolta oggi, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sala Parlamentino in via della Panetteria, 18 in Roma, la conferenza stampa di presentazione dei “Play the Games” di Special Olympics Italia alla presenza del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi.

 

LE DICHIARAZIONI ISTITUZIONALI

 

Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani: "Grazie per avermi regalato oggi un'ora di sincera umanità. Grazie a tutti coloro che animano Special Olympics. Uno spaccato di società in sintonia con i sentimenti. Lo sport ci mostra quanta energia e quante soluzioni possono portare questi Atleti. Dopo averli ascoltati si resta senza parole. Si sente forte il senso di responsabilità nei loro confronti. Ci rendiamo conto di quanto siamo piccoli rispetto alla loro grandezza. Gli Atleti Special Olympics ci trasmettono la voglia e l'esigenza di incontrarli più spesso. Eventi come i Play the Games sono il frutto di un lavoro quotidiano, spesso silente e che meriterebbe maggiore visibilità per il contributo che Special Olympics dona all'intera nazione competizione e umanità. Mi voglio fare un regalo, sarò con voi ai Giochi Mondiali di Berlino, accompagnerò gli Atleti Azzurri".

 

Alessandro Palazzotti, Vicepresidente Special Olympics Italia: "Insieme riusciamo a portare nelle palestre 25mila persone con disabilità intellettive.  Vent'anni fa abbiamo iniziato a lanciare lo sport unificato e ora è arrivato il momento di farlo arrivare nelle scuole, nelle piazze. Oggi con una buona rappresentanza del parlamento  e delle forze politiche tiriamo fuori le energie. Insieme la battaglia si vince, da soli non si può. Lo sport unificato su tutto il territorio nazionale con l'aiuto della nostra rete territoriale, le federazioni e gli enti di promozione. I Play the Games sono un'opportunità straordinaria, cogliamola tutti".

 
Luca Pancalli, 
Presidente del CIP"All'umanità e sensibilità che è emersa oggi anche nell'intervento del Ministro Abodi vorrei aggiungere qualche considerazione. Io credo che Special Olympics aiuti non solo gli Atleti che sono i protagonisti ma aiuti la società ad essere migliore, passando attraverso l'esempio degli Atleti. Per spiccata intuizione e sensibilità a livello internazionale Special Olympics ha tracciato la strada dello sport unificato. La stessa che negli ultimi anni è stata percorsa anche dagli Enti di promozione sportiva.  C'è stata una presa di coscienza generale del fatto che lo sport dovesse essere rappresentativo di vari spaccati. Lo sport, come voi insegnate, non è il fine ma lo strumento e questa declinazione voi la interpretate egregiamente. Utilizzate lo sport come mezzo per contaminare positivamente la società in termini di sensibilità delle problematiche che ognuno si porta con sé. Bisogna continuare su questa strada. Attenzione sempre al rispetto della persona con disabilità, non devono mai diventare strumento, lo sport è lo strumento per riconoscere quei diritti di cittadinanza di tutte le persone con disabilità, portatrici sane di diritti. La dignità deve essere salvaguardata e in questo riconosco a Special Olympics un'attività appropriata e meritoria, in questo siete campioni. Vostra è la capacità di essere agente sociale  di un cambiamento del nostro paese".

 

Vito Cozzoli, Presidente di Sport e Salute attraverso un videomessaggioNon voglio mancare per celebrare quella parola che avete scelto per presentare i vostri appuntamenti. "Emozione Unica" come l'anima dello sport, unico come il messaggio da portare a tutti gli italiani durante i vostri 17 eventi in 14 regioni. Un unico denominatore comune che è lo sport che unisce e rende speciale ogni occasione. Eventi come quello che stiamo presentando portano alla valorizzazione, attraverso lo sport, della persona umana e dei ragazzi. Come Sport e Salute siamo molto impegnati su questo tema. Sappiamo che lo sport è capace di rendere le differenze dei valori aggiunti attraverso un modello culturale che supera le barriere sociali, economiche, linguistiche, di genere, di condizione fisica e mentale. Questo deve avvenire soprattutto attraverso un modello sempre più inclusivo di comunità in cui la mobilità sia più sostenibile e il territorio sia costellato di spazi pubblici accessibili non solo in termini di abbattimento delle barriere architettoniche o sensoriali, ma soprattutto nella dotazione di personale formato per essere davvero accogliente e inclusivo. Lo sport  nel quotidiano può fare davvero la differenza per migliorare la qualità della vita delle persone"

 

Alessandra Locatelli, Ministro per la disabilità, ha fatto recapitare il seguente messaggio:

"Esprimo con gioia la mia personale grande soddisfazione per l'importante lavoro che state svolgendo ormai da anni e che riguarda il benessere e una migliore qualità della vita di tanti bambini, ragazzi, Persone con disabilità ma anche delle loro famiglie e di tutti coloro che con passione e determinazione ne seguono le attività e gli allenamenti. Grazie perchè "Play the Games" rappresenta uno dei tanti momenti  di vera attività sportiva, ricreativa, di crescita e socializzazione. Grazie a voi lo sport diventa parte della vita quotidiana, della crescita delle persone in un percorso di maggiore autonomia e condivisione. Grazie dunque per tutto quello che fate e grazie perchè riuscite a portare in giro l'evento "Play the Games" toccando tanti territori del nostro Paese e spero tanto di potervi raggiungere in una delle tappe previste".

 

Massimiliano Maselli, Assessore ai servizi Sociali, Disabilità, Terzo settore e servizi alla persona della Regione Lazio: "Conosco la meravigliosa realtà di Special Olympics ma non posso esimermi dal dire che grazie a questa delega dalle politiche sociali, sono intenzionato e convinto di portare avanti tutta una serie di iniziative. Io credo che tutte le istituzioni faranno un salto di qualità se  concentreranno risorse ed attenzione a queste iniziative, a queste realtà che portano un messaggio profondo e importante. La Regione Lazio sarà molto attenta, siamo convinti che lo sport abbia una valenza sociale. Abbiamo visto grazie a Special Olympics cosa riescono a fare e a trasmettere le persone con disabilità. Importante nello sport ma anche nella vita".

 

 Alessandro Onorato, Assessore allo Sport, Grandi eventi, turismo e moda del Comune di Roma: "Vi saremo sempre grati per aver messo in campo genialità sensibilità ed intraprendenza nell'aver messo in campo un progetto così importante che negli anni è cresciuto. La rivoluzione culturale nel paese e a Roma è partita, lo capiamo ascoltando questi Atleti. Lo sport, inteso in senso canonico, dovrebbe prendere esempio da loro. Attraverso di loro capiamo quanto lo sport sia la medicina più efficace verso la socialità e l'amicizia. Se da una parte i benefici che lo sport porta sono appurati, manca una rivoluzione dove ognuno di noi si deve assumere le proprie responsabilità e promuovere una rivoluzione strutturale a partire dalle scuole pubbliche".

 

 

LE DICHIARAZIONI DEGLI ATLETI SPECIAL OLYMPICS ITALIA

 

Jacopo Rocchi, Atleta  Special Olympics: "Mi chiamo Jacopo Rocchi ho 22 anni e vivo a Tivoli. Per me oggi è un onore di essere qui ma anche una grande responsabilità a rappresentare tutti gli atleti di Special Olympics. Dal 2019 io sono un atleta e grazie a Special Olympics ho capito che io non sono la mia disabilità e che posso misurarmi in svariate discipline sportive come farò nei prossimi play the games nei quali io vi invito a partecipare ad emozionarvi e a vedere con i vostri occhi che lo sport è lo strumento giusto per abbattere i pregiudizi e favorire l’inclusione. Aspettiamo il vostro tifo scatenato".

 

Ilaria Ghinka Bonanni, Atleta Special Olympics; "Sono entrata a far parte di Special Olympics grazie al mio di Team di Albenga, in Liguria. Ai Play the Games praticherò nuoto, quando sono con il mio team mi sento libera di essere me stessa perché durante gli anni della scuola mi prendevano in giro per la mia goffaggine, mi sentivo tagliata fuori dal gruppo e presa per ultima nelle squadre che facevano le insegnanti. Questo mi ha provocato molto dolore perché mi sentivo inadeguata nella società in generale; invece dopo sei anni oggi ho la consapevolezza di essere autistica e sto molto meglio con me stessa e quando sono con i miei amici le barriere si spezzano. Special Olympics secondo me ha il potere di spezzare ogni barriera mentale e fisica. Grazie ai nostri coach, agli atleti e la gente che viene a fare il tifo: noi troviamo la forza di andare oltre ciò che pensiamo. Penso che i limiti sono solo delle cose che ci poniamo noi uomini perché attraverso la fiducia in noi stessi, attraverso il coraggio riusciamo veramente ad andare oltre. Andare oltre è una parola che mi piace molto perché io sogno che si possa educare alla libertà e alla consapevolezza perché la differenza, la diversità non deve essere un oggetto di pregiudizio e di stereotipo. Ma da un punto di debolezza bisogna trarre un punto di forza. Grazie a tutti",

 

Andrea Aloisio, Atleta Special Olympics convocato ai prossimi Giochi Mondiali Estivi a Berlino dal 17 al 25 Giugno 2023: "Se sono cresciuto tanto in questi anni lo devo allo sport ed a Special Olympics. Fino a 15 anni ero un ragazzo chiuso. Non mi fidavo e facevo fatica a inserirmi in qualsiasi gruppo. C’erano pure le prese in giro, che secondo me potevano anche starci, visti i miei comportamenti particolari. Ora è tutta un’altra cosa, anche se devo ancora imparare a gestire le emozioni, come la rabbia, perché per natura tendo a essere o troppo felice o troppo triste. Invece devo riuscire a stare nel mezzo. Avendo fatto un lungo percorso fatto di terapie, di sostegno scolastico e grazie al calore della famiglia e del mio team posso dire che adesso il mio disturbo un po’ lo capisco, e così riesco ad arginarlo, soprattutto parlando con le persone e uscendo da quell’isolamento in cui mi rintanavo fino a quindici anni, quando per me esisteva solo la mia casa, la tv, i supereroi della Marvel, la musica di Ligabue e la mia amata Inter. Ho iniziato a giocare a Badminton con Special Olympics nel 2015 Questa disciplina è molto bella e soprattutto fa bene al mio umore, mi rende più forte, mi permette di affrontare sfide nuove con me stesso, vivere trasferte anche lontane, come l’ultimo raduno nazionale in vista di Berlino, in Sicilia. Un’esperienza che mi ha arricchito molto e mi ha permesso di conoscere posti meravigliosi. Quando l’ho saputo ero al settimo cielo anche perché insieme a me sono state convocate Alessia Zucchelli e Stefania Herendeu, due amiche con le quali mi alleno durante la settimana. Quella lettera col mio nome stampato sopra mi ha fatto tornare in mente tutti i sacrifici fatti fino ad oggi, l’appoggio dei miei e gli ostacoli che abbiamo dovuto superare. Le medaglie che spero arriveranno le voglio dedicare a tutti quelli a cui voglio bene, a cominciare da mamma, papà e la mia famiglia che forse verrà a Berlino per tifare per me. Tutto quello che abbiamo passato, anche i momenti più duri, sono serviti per arrivare fin qua”.

 

Stefania Herendou, Atleta Partner senza disabilità intellettiva, convocata ai prossimi Giochi Mondiali Estivi a Berlino: "Ho conosciuto il mondo di Special grazie a Marco De Rubeis e della No Limits di Lodi che mi hanno permesso di svolgere l’alternanza scuola-lavoro durante il mio 4° anno di liceo.

Una volta terminate le mie ore di alternanza ho scelto di non interrompere il mio percorso decidendo però di proseguire come partner, giocando così con i ragazzi, entrando in campo con loro e vivendo ogni emozione al loro fianco, insieme. Questo perché fin dai primi mesi in cui ci trovavamo in quella palestra a Crespiatica, Alessia Zucchelli mi ha sempre detto “Ste, vero che hai prossimi mondiali andiamo insieme?”.Questo mi ha dato tanta carica e determinazione per poter raggiungere questo obbiettivo con loro, perché a sostenere e sognare con Alessia c’era anche Andrea. 

Mi ricorderò sempre tutte le emozioni provate in campo, l’ansia prima di una partita, la voglia di vincere e stare insieme. È bellissimo come ci si sostenga a vicenda in ogni situazione, come se sono giù di morale la mia squadra mi faccia ridere dicendo una battuta o anche solamente dicendomi “Stefania andrà tutto bene” per poi abbracciarmi. Ho imparato molto, sui ragazzi e su me stessa, sono cresciuta e ho visto una realtà diversa.Una realtà in cui siamo tutti diversi, tutti abbiamo delle difficoltà e delle paure; chi più e chi meno.

La differenza sta nel come le viviamo e ho imparato anche grazie a loro che posso farcela e che i sogni si avverano se lo vuoi davvero. Partecipare ai mondiali di Special Olimpics un sogno per tutti e ora abbiamo la possibilità di realizzarlo insieme".

 

 

LE DICHIARAZIONI DELLE AZIENDE PARTNER

 

Tra i presenti diversi parlamentari come Ilaria Cavo, Marco Lombardo, Nicola Calandrini
Luciano Ciocchetti e Marco Perissa. Presenti anche diversi esponenti regionali di Special Olympics, impegnati in prima persona nella realizzazione dei Play the Games.


Roberto Ghiretti, Vicepresidente Special Olympics Italia.che ha introdotto gli interventi delle Aziende Partner:

 

 

Fabio Schiavolin, Amministratore Delegato di Snaitech: "È sempre un’emozione ritrovarsi per l’avvio di un evento di Special Olympics perché per questi ragazzi lo sport non è solo un momento di competizione ma è esperienza, crescita e relazione. È l’occasione per migliorare il loro benessere fisico e mentale, per incrociare nuove relazioni e amicizie, per misurarsi con le proprie capacità. Per questo Mitsubishi Electric è orgogliosa di esser anche in questa occasione a fianco di Special Olympics e di questi straordinari ragazzi, che ogni volta hanno molto da insegnarci".

 

Come tradizione la conferenza stampa si è chiusa con il Giuramento dell'Atleta Special Olympics, recitato da Boris Menna:

"Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze"
Lo stesso, in linea con la Mission del Movimento,  inspirerà tutti gli Atleti impegnati nei Play the Games. Daranno il meglio di sé per portare a termine la gara e andare a medaglia.

 

PLAY THE GAMES 2023: 17 EVENTI, UN'UNICA EMOZIONE

 

I Play the Games, giunti alla V edizione,  rappresentano un unico grande appuntamento con lo sport multidisciplinare e inclusivo che nell'anno dei Mondiali Special Olympics, quest’anno a Berlino dal 17 al 25 giugno, assumono a tutti gli effetti il valore di Giochi Nazionali Estivi.

Il ricco calendario prevede manifestazioni sportive regionali ed interregionali, programmate in diverse regioni italiane  e conta 17 eventi in 14 regioni italiane, 19 discipline sportive per un totale di ben 54 giorni gara che coinvolgono 5879 Atleti con e senza disabilità intellettive229 Team1048 Coach, 2967 familiari

 

In particolare l’evento offre agli Atleti che praticano diverse discipline sportive l’opportunità di allenarsi e gareggiare in più occasioni. Il traguardo da tagliare è fatto, da un lato, di conquiste sportive e personali in termini di autonomie e nuove consapevolezze, dall’altro di un miglioramento collettivo. I Play the Games, fin dalla prima edizione tenutasi nel 2015 in corrispondenza dei Giochi Mondiali Estivi Special Olympics a Los Angeles, rappresentano infatti un reale e prezioso strumento per sensibilizzare tutto il territorio nazionale, al fine di promuovere, attraverso lo sport, una cultura dell’inclusione che educhi alla comprensione ed alla valorizzazione della diversità in ogni sua più ampia espressione.

 

Il primo evento apripista si è svolto già lo scorso week-end (24-26 Marzo) in Molise, a Campodipietra (CB) per il nuoto, l’ultimo si terrà nel mese di ottobre a La Spezia con l’atletica e la pallacanestro.

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SPECIAL OLYMPICS - "Play the Games" al via, il Ministro Abodi: "Uno spaccato di umanità in sintonia con i sentimenti più virtuosi"

di Napoli Magazine

30/03/2024 - 15:52

Si è svolta oggi, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sala Parlamentino in via della Panetteria, 18 in Roma, la conferenza stampa di presentazione dei “Play the Games” di Special Olympics Italia alla presenza del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi.

 

LE DICHIARAZIONI ISTITUZIONALI

 

Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani: "Grazie per avermi regalato oggi un'ora di sincera umanità. Grazie a tutti coloro che animano Special Olympics. Uno spaccato di società in sintonia con i sentimenti. Lo sport ci mostra quanta energia e quante soluzioni possono portare questi Atleti. Dopo averli ascoltati si resta senza parole. Si sente forte il senso di responsabilità nei loro confronti. Ci rendiamo conto di quanto siamo piccoli rispetto alla loro grandezza. Gli Atleti Special Olympics ci trasmettono la voglia e l'esigenza di incontrarli più spesso. Eventi come i Play the Games sono il frutto di un lavoro quotidiano, spesso silente e che meriterebbe maggiore visibilità per il contributo che Special Olympics dona all'intera nazione competizione e umanità. Mi voglio fare un regalo, sarò con voi ai Giochi Mondiali di Berlino, accompagnerò gli Atleti Azzurri".

 

Alessandro Palazzotti, Vicepresidente Special Olympics Italia: "Insieme riusciamo a portare nelle palestre 25mila persone con disabilità intellettive.  Vent'anni fa abbiamo iniziato a lanciare lo sport unificato e ora è arrivato il momento di farlo arrivare nelle scuole, nelle piazze. Oggi con una buona rappresentanza del parlamento  e delle forze politiche tiriamo fuori le energie. Insieme la battaglia si vince, da soli non si può. Lo sport unificato su tutto il territorio nazionale con l'aiuto della nostra rete territoriale, le federazioni e gli enti di promozione. I Play the Games sono un'opportunità straordinaria, cogliamola tutti".

 
Luca Pancalli, 
Presidente del CIP"All'umanità e sensibilità che è emersa oggi anche nell'intervento del Ministro Abodi vorrei aggiungere qualche considerazione. Io credo che Special Olympics aiuti non solo gli Atleti che sono i protagonisti ma aiuti la società ad essere migliore, passando attraverso l'esempio degli Atleti. Per spiccata intuizione e sensibilità a livello internazionale Special Olympics ha tracciato la strada dello sport unificato. La stessa che negli ultimi anni è stata percorsa anche dagli Enti di promozione sportiva.  C'è stata una presa di coscienza generale del fatto che lo sport dovesse essere rappresentativo di vari spaccati. Lo sport, come voi insegnate, non è il fine ma lo strumento e questa declinazione voi la interpretate egregiamente. Utilizzate lo sport come mezzo per contaminare positivamente la società in termini di sensibilità delle problematiche che ognuno si porta con sé. Bisogna continuare su questa strada. Attenzione sempre al rispetto della persona con disabilità, non devono mai diventare strumento, lo sport è lo strumento per riconoscere quei diritti di cittadinanza di tutte le persone con disabilità, portatrici sane di diritti. La dignità deve essere salvaguardata e in questo riconosco a Special Olympics un'attività appropriata e meritoria, in questo siete campioni. Vostra è la capacità di essere agente sociale  di un cambiamento del nostro paese".

 

Vito Cozzoli, Presidente di Sport e Salute attraverso un videomessaggioNon voglio mancare per celebrare quella parola che avete scelto per presentare i vostri appuntamenti. "Emozione Unica" come l'anima dello sport, unico come il messaggio da portare a tutti gli italiani durante i vostri 17 eventi in 14 regioni. Un unico denominatore comune che è lo sport che unisce e rende speciale ogni occasione. Eventi come quello che stiamo presentando portano alla valorizzazione, attraverso lo sport, della persona umana e dei ragazzi. Come Sport e Salute siamo molto impegnati su questo tema. Sappiamo che lo sport è capace di rendere le differenze dei valori aggiunti attraverso un modello culturale che supera le barriere sociali, economiche, linguistiche, di genere, di condizione fisica e mentale. Questo deve avvenire soprattutto attraverso un modello sempre più inclusivo di comunità in cui la mobilità sia più sostenibile e il territorio sia costellato di spazi pubblici accessibili non solo in termini di abbattimento delle barriere architettoniche o sensoriali, ma soprattutto nella dotazione di personale formato per essere davvero accogliente e inclusivo. Lo sport  nel quotidiano può fare davvero la differenza per migliorare la qualità della vita delle persone"

 

Alessandra Locatelli, Ministro per la disabilità, ha fatto recapitare il seguente messaggio:

"Esprimo con gioia la mia personale grande soddisfazione per l'importante lavoro che state svolgendo ormai da anni e che riguarda il benessere e una migliore qualità della vita di tanti bambini, ragazzi, Persone con disabilità ma anche delle loro famiglie e di tutti coloro che con passione e determinazione ne seguono le attività e gli allenamenti. Grazie perchè "Play the Games" rappresenta uno dei tanti momenti  di vera attività sportiva, ricreativa, di crescita e socializzazione. Grazie a voi lo sport diventa parte della vita quotidiana, della crescita delle persone in un percorso di maggiore autonomia e condivisione. Grazie dunque per tutto quello che fate e grazie perchè riuscite a portare in giro l'evento "Play the Games" toccando tanti territori del nostro Paese e spero tanto di potervi raggiungere in una delle tappe previste".

 

Massimiliano Maselli, Assessore ai servizi Sociali, Disabilità, Terzo settore e servizi alla persona della Regione Lazio: "Conosco la meravigliosa realtà di Special Olympics ma non posso esimermi dal dire che grazie a questa delega dalle politiche sociali, sono intenzionato e convinto di portare avanti tutta una serie di iniziative. Io credo che tutte le istituzioni faranno un salto di qualità se  concentreranno risorse ed attenzione a queste iniziative, a queste realtà che portano un messaggio profondo e importante. La Regione Lazio sarà molto attenta, siamo convinti che lo sport abbia una valenza sociale. Abbiamo visto grazie a Special Olympics cosa riescono a fare e a trasmettere le persone con disabilità. Importante nello sport ma anche nella vita".

 

 Alessandro Onorato, Assessore allo Sport, Grandi eventi, turismo e moda del Comune di Roma: "Vi saremo sempre grati per aver messo in campo genialità sensibilità ed intraprendenza nell'aver messo in campo un progetto così importante che negli anni è cresciuto. La rivoluzione culturale nel paese e a Roma è partita, lo capiamo ascoltando questi Atleti. Lo sport, inteso in senso canonico, dovrebbe prendere esempio da loro. Attraverso di loro capiamo quanto lo sport sia la medicina più efficace verso la socialità e l'amicizia. Se da una parte i benefici che lo sport porta sono appurati, manca una rivoluzione dove ognuno di noi si deve assumere le proprie responsabilità e promuovere una rivoluzione strutturale a partire dalle scuole pubbliche".

 

 

LE DICHIARAZIONI DEGLI ATLETI SPECIAL OLYMPICS ITALIA

 

Jacopo Rocchi, Atleta  Special Olympics: "Mi chiamo Jacopo Rocchi ho 22 anni e vivo a Tivoli. Per me oggi è un onore di essere qui ma anche una grande responsabilità a rappresentare tutti gli atleti di Special Olympics. Dal 2019 io sono un atleta e grazie a Special Olympics ho capito che io non sono la mia disabilità e che posso misurarmi in svariate discipline sportive come farò nei prossimi play the games nei quali io vi invito a partecipare ad emozionarvi e a vedere con i vostri occhi che lo sport è lo strumento giusto per abbattere i pregiudizi e favorire l’inclusione. Aspettiamo il vostro tifo scatenato".

 

Ilaria Ghinka Bonanni, Atleta Special Olympics; "Sono entrata a far parte di Special Olympics grazie al mio di Team di Albenga, in Liguria. Ai Play the Games praticherò nuoto, quando sono con il mio team mi sento libera di essere me stessa perché durante gli anni della scuola mi prendevano in giro per la mia goffaggine, mi sentivo tagliata fuori dal gruppo e presa per ultima nelle squadre che facevano le insegnanti. Questo mi ha provocato molto dolore perché mi sentivo inadeguata nella società in generale; invece dopo sei anni oggi ho la consapevolezza di essere autistica e sto molto meglio con me stessa e quando sono con i miei amici le barriere si spezzano. Special Olympics secondo me ha il potere di spezzare ogni barriera mentale e fisica. Grazie ai nostri coach, agli atleti e la gente che viene a fare il tifo: noi troviamo la forza di andare oltre ciò che pensiamo. Penso che i limiti sono solo delle cose che ci poniamo noi uomini perché attraverso la fiducia in noi stessi, attraverso il coraggio riusciamo veramente ad andare oltre. Andare oltre è una parola che mi piace molto perché io sogno che si possa educare alla libertà e alla consapevolezza perché la differenza, la diversità non deve essere un oggetto di pregiudizio e di stereotipo. Ma da un punto di debolezza bisogna trarre un punto di forza. Grazie a tutti",

 

Andrea Aloisio, Atleta Special Olympics convocato ai prossimi Giochi Mondiali Estivi a Berlino dal 17 al 25 Giugno 2023: "Se sono cresciuto tanto in questi anni lo devo allo sport ed a Special Olympics. Fino a 15 anni ero un ragazzo chiuso. Non mi fidavo e facevo fatica a inserirmi in qualsiasi gruppo. C’erano pure le prese in giro, che secondo me potevano anche starci, visti i miei comportamenti particolari. Ora è tutta un’altra cosa, anche se devo ancora imparare a gestire le emozioni, come la rabbia, perché per natura tendo a essere o troppo felice o troppo triste. Invece devo riuscire a stare nel mezzo. Avendo fatto un lungo percorso fatto di terapie, di sostegno scolastico e grazie al calore della famiglia e del mio team posso dire che adesso il mio disturbo un po’ lo capisco, e così riesco ad arginarlo, soprattutto parlando con le persone e uscendo da quell’isolamento in cui mi rintanavo fino a quindici anni, quando per me esisteva solo la mia casa, la tv, i supereroi della Marvel, la musica di Ligabue e la mia amata Inter. Ho iniziato a giocare a Badminton con Special Olympics nel 2015 Questa disciplina è molto bella e soprattutto fa bene al mio umore, mi rende più forte, mi permette di affrontare sfide nuove con me stesso, vivere trasferte anche lontane, come l’ultimo raduno nazionale in vista di Berlino, in Sicilia. Un’esperienza che mi ha arricchito molto e mi ha permesso di conoscere posti meravigliosi. Quando l’ho saputo ero al settimo cielo anche perché insieme a me sono state convocate Alessia Zucchelli e Stefania Herendeu, due amiche con le quali mi alleno durante la settimana. Quella lettera col mio nome stampato sopra mi ha fatto tornare in mente tutti i sacrifici fatti fino ad oggi, l’appoggio dei miei e gli ostacoli che abbiamo dovuto superare. Le medaglie che spero arriveranno le voglio dedicare a tutti quelli a cui voglio bene, a cominciare da mamma, papà e la mia famiglia che forse verrà a Berlino per tifare per me. Tutto quello che abbiamo passato, anche i momenti più duri, sono serviti per arrivare fin qua”.

 

Stefania Herendou, Atleta Partner senza disabilità intellettiva, convocata ai prossimi Giochi Mondiali Estivi a Berlino: "Ho conosciuto il mondo di Special grazie a Marco De Rubeis e della No Limits di Lodi che mi hanno permesso di svolgere l’alternanza scuola-lavoro durante il mio 4° anno di liceo.

Una volta terminate le mie ore di alternanza ho scelto di non interrompere il mio percorso decidendo però di proseguire come partner, giocando così con i ragazzi, entrando in campo con loro e vivendo ogni emozione al loro fianco, insieme. Questo perché fin dai primi mesi in cui ci trovavamo in quella palestra a Crespiatica, Alessia Zucchelli mi ha sempre detto “Ste, vero che hai prossimi mondiali andiamo insieme?”.Questo mi ha dato tanta carica e determinazione per poter raggiungere questo obbiettivo con loro, perché a sostenere e sognare con Alessia c’era anche Andrea. 

Mi ricorderò sempre tutte le emozioni provate in campo, l’ansia prima di una partita, la voglia di vincere e stare insieme. È bellissimo come ci si sostenga a vicenda in ogni situazione, come se sono giù di morale la mia squadra mi faccia ridere dicendo una battuta o anche solamente dicendomi “Stefania andrà tutto bene” per poi abbracciarmi. Ho imparato molto, sui ragazzi e su me stessa, sono cresciuta e ho visto una realtà diversa.Una realtà in cui siamo tutti diversi, tutti abbiamo delle difficoltà e delle paure; chi più e chi meno.

La differenza sta nel come le viviamo e ho imparato anche grazie a loro che posso farcela e che i sogni si avverano se lo vuoi davvero. Partecipare ai mondiali di Special Olimpics un sogno per tutti e ora abbiamo la possibilità di realizzarlo insieme".

 

 

LE DICHIARAZIONI DELLE AZIENDE PARTNER

 

Tra i presenti diversi parlamentari come Ilaria Cavo, Marco Lombardo, Nicola Calandrini
Luciano Ciocchetti e Marco Perissa. Presenti anche diversi esponenti regionali di Special Olympics, impegnati in prima persona nella realizzazione dei Play the Games.


Roberto Ghiretti, Vicepresidente Special Olympics Italia.che ha introdotto gli interventi delle Aziende Partner:

 

 

Fabio Schiavolin, Amministratore Delegato di Snaitech: "È sempre un’emozione ritrovarsi per l’avvio di un evento di Special Olympics perché per questi ragazzi lo sport non è solo un momento di competizione ma è esperienza, crescita e relazione. È l’occasione per migliorare il loro benessere fisico e mentale, per incrociare nuove relazioni e amicizie, per misurarsi con le proprie capacità. Per questo Mitsubishi Electric è orgogliosa di esser anche in questa occasione a fianco di Special Olympics e di questi straordinari ragazzi, che ogni volta hanno molto da insegnarci".

 

Come tradizione la conferenza stampa si è chiusa con il Giuramento dell'Atleta Special Olympics, recitato da Boris Menna:

"Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze"
Lo stesso, in linea con la Mission del Movimento,  inspirerà tutti gli Atleti impegnati nei Play the Games. Daranno il meglio di sé per portare a termine la gara e andare a medaglia.

 

PLAY THE GAMES 2023: 17 EVENTI, UN'UNICA EMOZIONE

 

I Play the Games, giunti alla V edizione,  rappresentano un unico grande appuntamento con lo sport multidisciplinare e inclusivo che nell'anno dei Mondiali Special Olympics, quest’anno a Berlino dal 17 al 25 giugno, assumono a tutti gli effetti il valore di Giochi Nazionali Estivi.

Il ricco calendario prevede manifestazioni sportive regionali ed interregionali, programmate in diverse regioni italiane  e conta 17 eventi in 14 regioni italiane, 19 discipline sportive per un totale di ben 54 giorni gara che coinvolgono 5879 Atleti con e senza disabilità intellettive229 Team1048 Coach, 2967 familiari

 

In particolare l’evento offre agli Atleti che praticano diverse discipline sportive l’opportunità di allenarsi e gareggiare in più occasioni. Il traguardo da tagliare è fatto, da un lato, di conquiste sportive e personali in termini di autonomie e nuove consapevolezze, dall’altro di un miglioramento collettivo. I Play the Games, fin dalla prima edizione tenutasi nel 2015 in corrispondenza dei Giochi Mondiali Estivi Special Olympics a Los Angeles, rappresentano infatti un reale e prezioso strumento per sensibilizzare tutto il territorio nazionale, al fine di promuovere, attraverso lo sport, una cultura dell’inclusione che educhi alla comprensione ed alla valorizzazione della diversità in ogni sua più ampia espressione.

 

Il primo evento apripista si è svolto già lo scorso week-end (24-26 Marzo) in Molise, a Campodipietra (CB) per il nuoto, l’ultimo si terrà nel mese di ottobre a La Spezia con l’atletica e la pallacanestro.