Mister Z
MISTER Z - Napoli, io penso positivo!
07.11.2023 12:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Con la vittoria all’Arechi e la contemporanea sconfitta dell’Atalanta il Napoli si è ripreso il quarto posto in classifica e la virtuale qualificazione per la Champions League del prossimo anno. E’ un risultato che conta poco, visto che siamo alle prime battute di un campionato che si concluderà soltanto sul finire della prossima primavera. C’è tanto tempo ancora davanti, tantissime partite da giocare in campionato e in Champions League e sarebbe assurdo pensare che possa essere bastata una vittoria per mettere le cose a posto. Lo stesso discorso vale per una eventuale sconfitta: perdere oggi significherebbe poco e certamente tutti i traguardi resterebbero ancora aperti. Tuttavia una considerazione va fatta, perché ciò che il Napoli ha mostrato in questo inizio di stagione dall’andamento altalenante qualcosa dovrà pur significare. E allora diciamo che un paio di squadre (l’Inter e la Juventus) sembrano quest’anno avere qualcosa in più rispetto agli azzurri. L’Inter soprattutto pare essere il Napoli dello scorso anno, una specie di ruspa che abbatte tutti gli ostacoli ed è capace in un modo o in un altro di portare a casa il risultato. I tentennamenti del Napoli dipendono probabilmente dallo choc provocato dal cambio dell’allenatore e da una campagna acquisti/cessioni al termine della quale la rosa si è un po’ indebolita rispetto a quella della passata stagione. La vittoria rimediata a Salerno contro una squadra che, non dimentichiamolo, è ultima in classifica e non ha ancora vinto una partita, non deve e non può esaltare i tifosi. La prestazione complessivamente è stata buona (ma non straordinaria) e sicuramente in campo si è vista la grandissima differenza di rango tecnico-tattico tra le due formazioni. Ma il problema del Napoli non è certo confrontarsi con avversarie che stazionano nella metà di destra della classifica. I limiti della squadra di Garcia quest’anno sono emersi negli scontri con compagini di pari livello (o quasi) ed è proprio in questo contesto che ci si devono attendere gli auspicati progressi. Ecco allora che per avere il quadro più chiaro della situazione bisognerà attendere la fine del mese di novembre e l’inizio di dicembre quando gli azzurri dovranno affrontare uno dopo l’altro tre impegni (Atalanta, Inter e Juventus) che daranno un responso definitivo sulle reali prospettive. La squadra fa bene a pensare positivo e le dichiarazioni relative alla fiducia nel poter recuperare lo svantaggio perfino dalla prima in classifica sono le benvenute. Significa che il morale è alto e che i giocatori non si sentono inferiori a nessuno. E questo è il giusto presupposto per puntare a raggiungere risultati brillanti, dando nuovamente grandi soddisfazioni ai tifosi.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine 

 

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07/11/2024 - 12:00

NAPOLI - Con la vittoria all’Arechi e la contemporanea sconfitta dell’Atalanta il Napoli si è ripreso il quarto posto in classifica e la virtuale qualificazione per la Champions League del prossimo anno. E’ un risultato che conta poco, visto che siamo alle prime battute di un campionato che si concluderà soltanto sul finire della prossima primavera. C’è tanto tempo ancora davanti, tantissime partite da giocare in campionato e in Champions League e sarebbe assurdo pensare che possa essere bastata una vittoria per mettere le cose a posto. Lo stesso discorso vale per una eventuale sconfitta: perdere oggi significherebbe poco e certamente tutti i traguardi resterebbero ancora aperti. Tuttavia una considerazione va fatta, perché ciò che il Napoli ha mostrato in questo inizio di stagione dall’andamento altalenante qualcosa dovrà pur significare. E allora diciamo che un paio di squadre (l’Inter e la Juventus) sembrano quest’anno avere qualcosa in più rispetto agli azzurri. L’Inter soprattutto pare essere il Napoli dello scorso anno, una specie di ruspa che abbatte tutti gli ostacoli ed è capace in un modo o in un altro di portare a casa il risultato. I tentennamenti del Napoli dipendono probabilmente dallo choc provocato dal cambio dell’allenatore e da una campagna acquisti/cessioni al termine della quale la rosa si è un po’ indebolita rispetto a quella della passata stagione. La vittoria rimediata a Salerno contro una squadra che, non dimentichiamolo, è ultima in classifica e non ha ancora vinto una partita, non deve e non può esaltare i tifosi. La prestazione complessivamente è stata buona (ma non straordinaria) e sicuramente in campo si è vista la grandissima differenza di rango tecnico-tattico tra le due formazioni. Ma il problema del Napoli non è certo confrontarsi con avversarie che stazionano nella metà di destra della classifica. I limiti della squadra di Garcia quest’anno sono emersi negli scontri con compagini di pari livello (o quasi) ed è proprio in questo contesto che ci si devono attendere gli auspicati progressi. Ecco allora che per avere il quadro più chiaro della situazione bisognerà attendere la fine del mese di novembre e l’inizio di dicembre quando gli azzurri dovranno affrontare uno dopo l’altro tre impegni (Atalanta, Inter e Juventus) che daranno un responso definitivo sulle reali prospettive. La squadra fa bene a pensare positivo e le dichiarazioni relative alla fiducia nel poter recuperare lo svantaggio perfino dalla prima in classifica sono le benvenute. Significa che il morale è alto e che i giocatori non si sentono inferiori a nessuno. E questo è il giusto presupposto per puntare a raggiungere risultati brillanti, dando nuovamente grandi soddisfazioni ai tifosi.

 

 

Mario Zaccaria

 

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