L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, la pace di Anfield e l'incontro pacificatore tra ADL, Ancelotti e la squadra: un punto d'oro in Champions League per ripartire in campionato"
28.11.2019 20:10 di Napoli Magazine

NAPOLI - Reazione doveva essere e reazione, d'orgoglio, c'è stata. Francamente era difficile ipotizzare una prestazione come quella di Anfield, con l'attenzione ai massimi livelli per 94 minuti. Ancelotti ha individuato la tattica giusta, schierando in talune circostanze ben 5 uomini in difesa, ma non parlategli di 5-3-2 altrimenti si arrabbia, puntando su un centrocampo più coperto, con Fabian e Zielinski frangiflutti esterni insieme ad uno stratosferico Allan, ed un attacco formato tascabile, rapido per le ripartenze. Così è arrivato il vantaggio griffato Mertens, fantastico, per mira e puntualità, con lo stesso belga che poco ha potuto fare sul pari di Lovren, ma d'altronde non gli si può chiedere di essere perfetto anche in copertura. E adesso che si fa? Si riparte, raccogliendo quanto di buono si è visto ad Anfield. Se il Napoli fa il Napoli può affrontare chiunque a testa alta. Serve lo stesso atteggiamento anche in campionato, dove la scalata alla zona Champions è ancora a portata di mano. De Laurentiis ha lanciato segnali di disgelo, ecco quindi che l'incontro previsto il prossimo venerdì avrà le stigmate della riappacificazione, con una buona dose di tiratine d'orecchie per i toni accessi adottati nel post Napoli-Salisburgo e la possibilità, anche se forse è più corretto parlare di idea, di condonare le sanzioni con i lauti premi partita promessi dallo stesso ADL per le ultime 27 partite in calendario. D'altronde diversamente non potrebbe essere, con ancora 6 mesi di partite da affrontare. Il catenaccio scelto da Ancelotti, in una situazione così tesa, tra raccomandate e multe pervenute, è stato il viatico giusto per conquistare un punto che ha posizionato il Napoli in un'ottima classifica: basterà veramente poco, un punto, contro il Genk (già fuori dai giochi) al San Paolo per accedere agli Ottavi. Resta comunque indecifrabile questo gruppo troppe volte in versione double face: super in Europa e distratto in campionato. Ma c'è ancora tempo per correggere il tiro, se si riparte subito e senza fare troppi esperimenti tattici, che effettivamente creano solo confusione nella testa dei calciatori. Restart senza gufare, ma semplicemente analizzando, con la massima onestà intellettuale, lo spettacolo offerto sul campo. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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di Napoli Magazine

28/11/2024 - 20:10

NAPOLI - Reazione doveva essere e reazione, d'orgoglio, c'è stata. Francamente era difficile ipotizzare una prestazione come quella di Anfield, con l'attenzione ai massimi livelli per 94 minuti. Ancelotti ha individuato la tattica giusta, schierando in talune circostanze ben 5 uomini in difesa, ma non parlategli di 5-3-2 altrimenti si arrabbia, puntando su un centrocampo più coperto, con Fabian e Zielinski frangiflutti esterni insieme ad uno stratosferico Allan, ed un attacco formato tascabile, rapido per le ripartenze. Così è arrivato il vantaggio griffato Mertens, fantastico, per mira e puntualità, con lo stesso belga che poco ha potuto fare sul pari di Lovren, ma d'altronde non gli si può chiedere di essere perfetto anche in copertura. E adesso che si fa? Si riparte, raccogliendo quanto di buono si è visto ad Anfield. Se il Napoli fa il Napoli può affrontare chiunque a testa alta. Serve lo stesso atteggiamento anche in campionato, dove la scalata alla zona Champions è ancora a portata di mano. De Laurentiis ha lanciato segnali di disgelo, ecco quindi che l'incontro previsto il prossimo venerdì avrà le stigmate della riappacificazione, con una buona dose di tiratine d'orecchie per i toni accessi adottati nel post Napoli-Salisburgo e la possibilità, anche se forse è più corretto parlare di idea, di condonare le sanzioni con i lauti premi partita promessi dallo stesso ADL per le ultime 27 partite in calendario. D'altronde diversamente non potrebbe essere, con ancora 6 mesi di partite da affrontare. Il catenaccio scelto da Ancelotti, in una situazione così tesa, tra raccomandate e multe pervenute, è stato il viatico giusto per conquistare un punto che ha posizionato il Napoli in un'ottima classifica: basterà veramente poco, un punto, contro il Genk (già fuori dai giochi) al San Paolo per accedere agli Ottavi. Resta comunque indecifrabile questo gruppo troppe volte in versione double face: super in Europa e distratto in campionato. Ma c'è ancora tempo per correggere il tiro, se si riparte subito e senza fare troppi esperimenti tattici, che effettivamente creano solo confusione nella testa dei calciatori. Restart senza gufare, ma semplicemente analizzando, con la massima onestà intellettuale, lo spettacolo offerto sul campo. 

 

 

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