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IL MODULO - Napoli, cuore e corsa col 4-3-3
14.12.2019 12:29 di Napoli Magazine Fonte: Fabio Tarantino per il Roma

Le parole incuriosiscono ma poi restano i risultati a raccontare di un’avventura, magari un’era, un principio di futuro che duri a lungo. Se lo augura il Napoli che ha appena affidato le chiavi del suo destino a Rino Gattuso, l’allenatore della provvidenza - sarà il tempo a confermarlo o meno - chiamato a risollevare le sorti di una squadra triste e insicura, bloccata nella testa e nelle idee. Le prime impressioni sono positive, qualche calciatore s’è già espresso, lo hanno fatto Llorente e Meret, giovedì scorso, testimonial del nuovo calendario. Un pensiero comune, il loro: "Si lavora tanto, ci piace la sua carica. Faremo bene". Un auspicio, una speranza, il desiderio di rivalsa verso gli altri ma anche verso se stessi, provando a rialzarsi dopo aver quasi toccato il fondo. In campionato, s’intende. Proprio da lì, oggi, si ripartirà. I tifosi si domandano: come cambierà il Napoli di Gattuso?

 

NUOVA VESTE. In conferenza l’allenatore ha confermato la volontà di puntare sul 4-3-3 e ha aggiunto: "Non preferisco difendermi con due linee da quattro". Taglio netto col passato, dunque, ovvero col 4-4-2 che Ancelotti aveva scelto come nuovo vestito della sua squadra. Si tornerà all’antico, con Gattuso, lo ha richiesto anche De Laurentiis. Non è stata casuale la scelta del presidente di ricordare che Gattuso ha fatto così bene al Milan dopo aver ammirato il Napoli di Sarri (che ha chiamato Arrigo, per errore). Sarà difficile, nei prossimi mesi, riconoscere quella squadra, ma anche solo avvicinandosi a certi principi di gioco - legati al triennio d’oro ma senza gloria - la squadra potrebbe scuotersi, tornando a divertirsi. Lo sta già facendo in allenamento con sedute dure, d’intenso lavoro, urla e anche sorrisi, dialoghi e confronti fitti tra Gattuso e i veterani. Da solo, senza ambasciatori, l’allenatore vuole scoprire cos’è successo, perché s’è arenata la crescita di una squadra - sue parole - "a pennello per le mie idee di calcio".

 

MODULO. Sarà 4-3-3, dunque, con diverse certezze e qualche curioso dubbio. In porta Meret, Di Lorenzo tornerà a destra e lo raggiungerà Malcuit non appena avrà recuperato, a sinistra Mario Rui si alternerà con Hysaj (in attesa di Ghoulam), i due centrali saranno Manolas e Koulibaly con Maksimovic e Luperto pronti a subentrare. A centrocampo il dubbio principale è la scelta del regista. Sarà Allan, salvo sorprese, ad agire a due passi dai difensori. Ha le caratteristiche giuste, seppur si tratti di adattato, e permetterà a Zielinski e Fabian di esaltarsi da mezzali. Uno a sinistra e l’altro a destra, suo ruolo naturale. Sono finiti i tempi degli esperimenti. In attacco Milik e Llorente punte, Callejon a destra, Insigne (o Younes) a sinistra, Lozano e Mertens jolly. In attesa del mercato.

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IL MODULO - Napoli, cuore e corsa col 4-3-3

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14/12/2024 - 12:29

Le parole incuriosiscono ma poi restano i risultati a raccontare di un’avventura, magari un’era, un principio di futuro che duri a lungo. Se lo augura il Napoli che ha appena affidato le chiavi del suo destino a Rino Gattuso, l’allenatore della provvidenza - sarà il tempo a confermarlo o meno - chiamato a risollevare le sorti di una squadra triste e insicura, bloccata nella testa e nelle idee. Le prime impressioni sono positive, qualche calciatore s’è già espresso, lo hanno fatto Llorente e Meret, giovedì scorso, testimonial del nuovo calendario. Un pensiero comune, il loro: "Si lavora tanto, ci piace la sua carica. Faremo bene". Un auspicio, una speranza, il desiderio di rivalsa verso gli altri ma anche verso se stessi, provando a rialzarsi dopo aver quasi toccato il fondo. In campionato, s’intende. Proprio da lì, oggi, si ripartirà. I tifosi si domandano: come cambierà il Napoli di Gattuso?

 

NUOVA VESTE. In conferenza l’allenatore ha confermato la volontà di puntare sul 4-3-3 e ha aggiunto: "Non preferisco difendermi con due linee da quattro". Taglio netto col passato, dunque, ovvero col 4-4-2 che Ancelotti aveva scelto come nuovo vestito della sua squadra. Si tornerà all’antico, con Gattuso, lo ha richiesto anche De Laurentiis. Non è stata casuale la scelta del presidente di ricordare che Gattuso ha fatto così bene al Milan dopo aver ammirato il Napoli di Sarri (che ha chiamato Arrigo, per errore). Sarà difficile, nei prossimi mesi, riconoscere quella squadra, ma anche solo avvicinandosi a certi principi di gioco - legati al triennio d’oro ma senza gloria - la squadra potrebbe scuotersi, tornando a divertirsi. Lo sta già facendo in allenamento con sedute dure, d’intenso lavoro, urla e anche sorrisi, dialoghi e confronti fitti tra Gattuso e i veterani. Da solo, senza ambasciatori, l’allenatore vuole scoprire cos’è successo, perché s’è arenata la crescita di una squadra - sue parole - "a pennello per le mie idee di calcio".

 

MODULO. Sarà 4-3-3, dunque, con diverse certezze e qualche curioso dubbio. In porta Meret, Di Lorenzo tornerà a destra e lo raggiungerà Malcuit non appena avrà recuperato, a sinistra Mario Rui si alternerà con Hysaj (in attesa di Ghoulam), i due centrali saranno Manolas e Koulibaly con Maksimovic e Luperto pronti a subentrare. A centrocampo il dubbio principale è la scelta del regista. Sarà Allan, salvo sorprese, ad agire a due passi dai difensori. Ha le caratteristiche giuste, seppur si tratti di adattato, e permetterà a Zielinski e Fabian di esaltarsi da mezzali. Uno a sinistra e l’altro a destra, suo ruolo naturale. Sono finiti i tempi degli esperimenti. In attacco Milik e Llorente punte, Callejon a destra, Insigne (o Younes) a sinistra, Lozano e Mertens jolly. In attesa del mercato.

Fonte: Fabio Tarantino per il Roma