Calcio
LAZIO - Milinkovic: "Lo scudetto non è un obbligo, speriamo che con l'Inter non finisca come due anni fa"
14.02.2020 18:04 di Napoli Magazine

"Loro sono una squadra forte, con tanti grandi nomi: giocano bene e hanno vinto un derby che ha dato loro forza. Noi però giochiamo in casa, dobbiamo entrare in campo 'cattivi' dal primo minuto, e vediamo come finirà". Sergej Milinkovic-Savic è pronto per il big match di domenica sera tra Lazio e Inter. "Speriamo non come due anni fa", aggiunge il bianconceleste intervistato da Sky, riferendosi allo 'spareggio' Champions dell'ultima giornata vinto dai nerazzurri proprio all'Olimpico. "Il mio modo di giocare è cambiato, ora gioco un po' più indietro - spiega Milinkovic -: aiuto a difendere di più ma mi sento bene anche nel nuovo ruolo. Il mister mi ha chiesto quello che vuole da me, io provo a darglielo e sono contento". Quanto alla Lazio ora a -1 dalla vetta, Milinkovic ammette "sicuramente a inizio anno non avrei pensato di essere a questo punto, ma siamo cresciuti piano piano, abbiamo cambiato la mentalità. Adesso siamo più famiglia, ci sono tanti ragazzi che sono qua da tanto tempo e i nuovi si sono integrati bene, meglio che negli anni precedenti". E ora il sogno scudetto non è più tabù. "Non ci pensiamo troppo ma ci proviamo, dato che siamo lì vicino. Ma per noi non è un obbligo vincere lo scudetto; l'obiettivo resta la zona Champions e daremo tutto per rimanere là. Poi, nel caso, se finisse come mi auguro, ci sarà spazio per un nuovo tatuaggio sulla mano…".

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LAZIO - Milinkovic: "Lo scudetto non è un obbligo, speriamo che con l'Inter non finisca come due anni fa"

di Napoli Magazine

14/02/2024 - 18:04

"Loro sono una squadra forte, con tanti grandi nomi: giocano bene e hanno vinto un derby che ha dato loro forza. Noi però giochiamo in casa, dobbiamo entrare in campo 'cattivi' dal primo minuto, e vediamo come finirà". Sergej Milinkovic-Savic è pronto per il big match di domenica sera tra Lazio e Inter. "Speriamo non come due anni fa", aggiunge il bianconceleste intervistato da Sky, riferendosi allo 'spareggio' Champions dell'ultima giornata vinto dai nerazzurri proprio all'Olimpico. "Il mio modo di giocare è cambiato, ora gioco un po' più indietro - spiega Milinkovic -: aiuto a difendere di più ma mi sento bene anche nel nuovo ruolo. Il mister mi ha chiesto quello che vuole da me, io provo a darglielo e sono contento". Quanto alla Lazio ora a -1 dalla vetta, Milinkovic ammette "sicuramente a inizio anno non avrei pensato di essere a questo punto, ma siamo cresciuti piano piano, abbiamo cambiato la mentalità. Adesso siamo più famiglia, ci sono tanti ragazzi che sono qua da tanto tempo e i nuovi si sono integrati bene, meglio che negli anni precedenti". E ora il sogno scudetto non è più tabù. "Non ci pensiamo troppo ma ci proviamo, dato che siamo lì vicino. Ma per noi non è un obbligo vincere lo scudetto; l'obiettivo resta la zona Champions e daremo tutto per rimanere là. Poi, nel caso, se finisse come mi auguro, ci sarà spazio per un nuovo tatuaggio sulla mano…".