NAPOLI – Savoir-fair, con garbo e gentilezza tutta francese fa sentire la sua voce Rudi Garcia che tutto sommato, e poco per volta, cambia un po’ le carte in tavola alla ripresa della stagione e degli impegni pressanti che attendono alla squadra del cuore: nell’immediato la sfida con il Genoa, poi il tuffo in Champions contro il Braga in Portogallo, per poi ritornare a tambur battente in campionato nel match con il Bologna. Quanto basta prima di procedere a tutti gli altri impegni in campionato e in coppa. A Rudi per la verità la Lazio gli è rimasta di traverso con tutte le attenuanti del caso. In realtà durante la sosta ha avuto tutto il tempo di riesaminare strategie e scelte negli uomini e nelle tattiche che avrà riviste con attenzione particolareggiata. In realtà non è tutto da buttare, anzi. Niente male il primo tempo contro la squadra di Sarri, bocciato invece il convulso e confusionario prosieguo di quel match che ha scatenato nell’ambiente amarezze, proteste e critiche anche piuttosto ruvide e feroci. Nelle mani di Rudi c’è il Napoli campione d’Italia, non l’avrà mica dimenticato il mister che nelle sue successive analisi – e probabilmente interfacciandosi con don Aurelio – si sarà reso conto che quella grande orchestra azzurra non può mettere da parte tutte le sacrosante melodie musicate un po’ dappertutto in Italia ed anche in Europa, sollevando compiacimenti e meritando complimenti. E allora? “Quando puoi fare gol, li devi fare”, il tema della concretezza è stato trattato anche dal presidente, con il tecnico che ha lanciato un assist ad ADL: “Il presidente ha ragione, c’è altro da fare, pur se giocando ogni tre giorni c’è meno tempo per migliorare”. Sette partite in 23 giorni, questo tour de force potrà offrire diversi spunti a Garcia che adesso ha assunto una decisione improcastinabile “dando spazio a chi lo merita”, in più c’è un’altra novità: “La squadra anti Genoa non sarà la stessa che ha iniziato con la Lazio”. L’emigma Raspadori è una grande risorsa o è un impiccio per il Napoli? Il problema del ruolo dell’ex Sassuolo non si è risolto, per Rudi le cose stanno così: “Lui è bravo dappertutto, lo useremo dove serve e dove c’è spazio”. Gli altri problemi sono quelli all’ordine del giorno, il caso-non caso di Natan, la posizione di Lobotka, i gol che mancano a Kvara, il gioco e il non gioco della squadra e la difesa ballerina. Guarda caso c’è anche il Genoa, Rudi è perentorio: “La parola d’ordine è pensare al campionato. La squadra non deve avere nient’altro in testa”, almeno per una sera.

Gianfranco Lucariello

Napoli Magazine

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