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G-FACTOR - G. Lucariello scrive su "NM": "Carosone e CantaNapoli"
26.08.2023 23:04 di Napoli Magazine

NAPOLI - Don Aurelio CantaNapoli petrolifera, in parole e musica. Tempo fa Carosone aveva anticipato il celebre motivo di grande successo piuttosto calzante nell’attualità contemporanea del club campione d’Italia. Una beffa, c’è chi se la prende con rabbia e malumore e chi invece ricorre alla filosofia partenopea ricorrendo alle note del pentagramma: “Come si bello a cavallo a stu cammello, ma che vuò fa ca’ ‘o petrolio ‘nun ce sta…”. Beh, l’hanno fatta grossa gli arabi, soffiando l’operazione che il Napoli stava ultimando per portare in azzurro Gabri Veiga, il talentuoso giovanotto spagnolo che ha preferito una valanga di petrolsoldi degli sceicchi, bruciando il colpaccio che stava per concludere don Aurelio. Eh sì, una beffa dolorosa che ha mandato su tutte le furie il patron del club di Castel Volturno, ferito e colpito nell’orgoglio che seppur con i suoi tempi non proprio celerissimi, nel calciomercato i colpi li ha sempre piazzati. Chiuso il caso di Gabri Veiga?, nell’apparenza è così ma c’è chi invece assicura che nell’ombra don Aurelio qualcosina stia tentando di fare. In realtà a livello di lavoro di scrivania, ci sono diverse pratiche da risolvere. I contraccolpi del mancato arrivo di Veiga si sono fatti subito sentire: a centrocampo è tutto fermo, bloccate le presunte partenze di Gaetano e dello stesso Demme che era in procinto di trasferirsi all’Herta Berlino e chissà se al di là dell’arrivo di Cajuste (che non ha brillato a Frosinone), non ci sia qualche ulteriore operazione negli arrivi, proprio alla vigilia della chiusura del calciomercato. In realtà un po’ di sofferente inquietudine viene percepita, ad esempio di Zanoli che Garcia ritiene intoccabile ma l’interessato insiste per andare a giocare altrove. L’ultima parola resta comunque all’allenatore, mentre la società ha delle pratiche da affrontare e risolvere, quelle dei rinnovi, un paio davvero importanti, quello di Osimhen ed ora anche quello di Kvaratskhelia, ormai pronto a rientrare in campo dopo aver saltato la prima col Frosinone, a causa di un infortunio. E’ chiaro che sui due attaccanti citati punta ad occhi chiusi Garcia per dare forza alla spinta iniziale da confermare contro il Sassuolo. Già il Sassuolo, non è più la squadra di qualche stagione fa, ma resta pur sempre un undici che sa giocare la palla, ed è da diffidare. Le scelte, c’è da fare spazio a Raspadori, e forse a farne le spese potrebbe toccare a Politano, fermo restando che a centrocampo Anguissa, Lobotka e Zielinski sono intoccabili, considerando comunque che Raspadori è squisitamente un attaccante. Ciò fa comunque intendere che il modulo resta normalmente quello del 4-3-3, con eventuali varianti da adottare in caso di altre necessità tecnico-tattiche. Difesa con Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Olivera. Tutti gli altri in panchina.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - G. Lucariello scrive su "NM": "Carosone e CantaNapoli"

di Napoli Magazine

26/08/2024 - 23:04

NAPOLI - Don Aurelio CantaNapoli petrolifera, in parole e musica. Tempo fa Carosone aveva anticipato il celebre motivo di grande successo piuttosto calzante nell’attualità contemporanea del club campione d’Italia. Una beffa, c’è chi se la prende con rabbia e malumore e chi invece ricorre alla filosofia partenopea ricorrendo alle note del pentagramma: “Come si bello a cavallo a stu cammello, ma che vuò fa ca’ ‘o petrolio ‘nun ce sta…”. Beh, l’hanno fatta grossa gli arabi, soffiando l’operazione che il Napoli stava ultimando per portare in azzurro Gabri Veiga, il talentuoso giovanotto spagnolo che ha preferito una valanga di petrolsoldi degli sceicchi, bruciando il colpaccio che stava per concludere don Aurelio. Eh sì, una beffa dolorosa che ha mandato su tutte le furie il patron del club di Castel Volturno, ferito e colpito nell’orgoglio che seppur con i suoi tempi non proprio celerissimi, nel calciomercato i colpi li ha sempre piazzati. Chiuso il caso di Gabri Veiga?, nell’apparenza è così ma c’è chi invece assicura che nell’ombra don Aurelio qualcosina stia tentando di fare. In realtà a livello di lavoro di scrivania, ci sono diverse pratiche da risolvere. I contraccolpi del mancato arrivo di Veiga si sono fatti subito sentire: a centrocampo è tutto fermo, bloccate le presunte partenze di Gaetano e dello stesso Demme che era in procinto di trasferirsi all’Herta Berlino e chissà se al di là dell’arrivo di Cajuste (che non ha brillato a Frosinone), non ci sia qualche ulteriore operazione negli arrivi, proprio alla vigilia della chiusura del calciomercato. In realtà un po’ di sofferente inquietudine viene percepita, ad esempio di Zanoli che Garcia ritiene intoccabile ma l’interessato insiste per andare a giocare altrove. L’ultima parola resta comunque all’allenatore, mentre la società ha delle pratiche da affrontare e risolvere, quelle dei rinnovi, un paio davvero importanti, quello di Osimhen ed ora anche quello di Kvaratskhelia, ormai pronto a rientrare in campo dopo aver saltato la prima col Frosinone, a causa di un infortunio. E’ chiaro che sui due attaccanti citati punta ad occhi chiusi Garcia per dare forza alla spinta iniziale da confermare contro il Sassuolo. Già il Sassuolo, non è più la squadra di qualche stagione fa, ma resta pur sempre un undici che sa giocare la palla, ed è da diffidare. Le scelte, c’è da fare spazio a Raspadori, e forse a farne le spese potrebbe toccare a Politano, fermo restando che a centrocampo Anguissa, Lobotka e Zielinski sono intoccabili, considerando comunque che Raspadori è squisitamente un attaccante. Ciò fa comunque intendere che il modulo resta normalmente quello del 4-3-3, con eventuali varianti da adottare in caso di altre necessità tecnico-tattiche. Difesa con Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Olivera. Tutti gli altri in panchina.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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