Calcio
IL COMMENTO - Cerchione: "Italiano ha già un accordo con il Napoli"
19.04.2024 22:12 di Napoli Magazine

Il giornalista Luca Cerchione, opinionista di “Tutti al Var”, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Sportitalia.

De Rossi ha davvero trasformato la Roma? La squadra sembra giocare per lui...
“De Rossi, in poche settimane, ha dimostrato al suo predecessore, strapagato, come si gioca a calcio, come si compatta un gruppo e come si rimette in pista, atleticamente, una squadra. Non c’era bisogno di fare caciara per far sì che i calciatori si sentissero parte di qualcosa. Con la semplicità delle proprie idee è riuscito a portare la Roma alle semifinali di Europa League, sognando la Champions. I Friedkin hanno saputo tutelare il proprio allenatore, cosa che invece non è accaduta a Napoli. Questa è una stagione da dieci, ma il prossimo anno Daniele dovrà dimostrare di saper cominciare da zero. Un lavoro diverso rispetto a quello di rivitalizzazione di una squadra in crisi”.

La stagione deludente del Milan è una responsabilità esclusiva di Stefano Pioli?
“Lo scorso anno ha sbagliato tanto. Di punto in bianco cambia l’assetto tattico di una squadra progettata per la difesa a quattro. Quest’anno, però, non riesco a riconoscergli degli errori così marchiani. Mi sorprende come il Milan sia uscito così facilmente dalla coppa ed abbia abdicato così semplicemente dallo scudetto. In questa stagione, gli sono mancati anche gli uomini chiave”.

Quali sono le novità sul valzer delle panchine di A?
“Delineiamo la situazione attuale, sostanzialmente in base a quel che si legge suoi quotidiani. Il Milan cambierà allenatore al 99%. Già menzionato l’interesse per Conte, ma va considerata la voglia di tornare in Italia di Roberto De Zerbi. Anche Sarri potrebbe essere una mina vagante. Per quanto riguarda la Juventus, invece, sappiamo che, qualora si dovesse trovare l’accordo sull’ultimo anno di contratto di Allegri, si virerebbe su un profilo meno blasonato ma sicuramente efficiente. Giuntoli, con un anno di contratto di Allegri, potrebbe fare un biennale ad un allenatore giochista, che porterebbe la Juve su un altro piano tecnico tattico. Dunque, il nome più attenzionato è quello di Thiago Motta, insieme a Vincenzo italiano. Più defilato Antonio Conte. Per il Bologna, va ricordato che sono molti i club che seguono l’attuale tecnico rossoblù. Il club felsineo, però, è una piazza ambita. La proprietà ha saputo costruire una grande realtà che, probabilmente, riuscirà anche a qualificarsi per la prossima Champions League. I nomi accostati al Bologna sono quelli di Italiano, Calzona – come si evince in questa ultima settimana, Juric, Palladino e Gilardino. Al Napoli Calzona non sarà confermato. Per sostituirlo, i nomi sono sempre quelli di Italiano, Pioli e Tedesco. Attenzione perché De Laurentiis, di aspettare Conte, si è stufato. Una decisione dovrebbe essere presa a breve. Firenze è una piazza che cresce. Italiano ha già comunicato che andrà via, e potrebbe essere sostituto da Palladino, Farioli o da Aquilani, cresciuto proprio a Firenze come tecnico”.

Quali sono le sue personali previsioni?
“Per il Milan, oltre Conte, dico che bisogna attenzionare la pista Lopetegui. Ibrahimovic potrebbe puntare sul tecnico spagnolo, con il quale ci sono stati già due incontri. Per la Juventus Thiago Motta, mentre il Bologna potrebbe affidarsi a Gilardino. Palladino andrebbe a Firenze, sostituendo Italiano che, invece, ha già un accordo con il Napoli e, dunque, potrebbe essere il nuovo tecnico degli azzurri. Bisogna precisare che sulla trattativa tra il Napoli e Conte non sta pesando l’aspetto economico. L’offerta di De Laurentiis lo renderebbe l’allenatore più pagato della Serie A. Quel che pesa, invece, è la gestione dello spogliatoio, in cui il tecnico leccese non vorrebbe intromissioni”.

Anche i numeri di questa stagione ci dicono che i campionati si vincono con le difese?
“L’Inter è prima per reti realizzate. Ben 77, con una media di 2,4 per gara. Il dato impressionante, però, è quello che testimonia le sole 17 reti subite, 0,5 per partita. Se, dal derby in poi, l’Inter subisse un gol a partita, sarebbe comunque la migliore difesa del campionato. La Juventus, infatti, è la seconda difesa del torneo con 23 gol incassati. Al terzo posto nella graduatoria sulle retroguardie abbiamo il Bologna, che ha subìto 25 reti. Difatti, la squadra di Thiago Motta è in corsa per una qualificazione in Champions League. La voce fuori dal coro è il Torino, che subisce poco ma non concretizza. Per i granata 29 gol incassati e solo 31 realizzati. Dunque, lo scudetto si vince anche e soprattutto con le difese. Ad oggi, però, quel che emerge è che manca equilibrio un po’ in tutte le squadre. La rincorsa a Conte nasce proprio per questo motivo”.

Simone Inzaghi incarna il prototipo di allenatore italiano?
“Il suo è un gioco abbastanza moderno. Si tende a pensare che, chi predilige un sistema a tre, incarni un gioco prettamente difensivo. Il suo calcio non è così e, difatti, gli è costato anche uno scudetto, gettato alle ortiche. L’Inter è stata brava nel dargli fiducia. Inzaghi ha dimostrato che c’era del buono anche quando le cose non andavano bene. È un tecnico che garantisce gioco e, soprattutto, valorizza i propri calciatori”.

Dunque, i tecnici devono poter applicare quel che si definisce ‘calcio moderno’?
“Anche guardando alle scelte di Guardiola nel posizionare il terzino sulla mediana, siamo sicuri sia così efficace questo calcio moderno? Vedo che le squadre più efficaci sono quelle con una ottima condizione atletica, che aggrediscono alte e che giocano uomo contro uomo. La condizione atletica deve essere abbinata ad un’idea. Basti pensare a Theo Hernandez, uno dei migliori in fase di strappo, che però non beneficia del gioco di squadra”.

Quali sono i numeri che ci avvicinano al derby di Milano?
“Si affrontano la prima contro la seconda. Come detto, l’Inter ha subìto soltanto 17 reti, ben 20 in meno rispetto ai cugini. I nerazzurri surclassano il Milan anche sul dato dei gol fatti. 77 realizzazioni contro le 63 della squadra di Pioli. L’Inter, in tutta la stagione, ha totalizzato addirittura 19 clean sheet, contro gli 11 dei rossoneri. Un dato da considerare in vista del derby è che l’Inter, in questo campionato, non ha ricevuto alcun cartellino rosso, mentre il Milan è già a quota 6. Riuscirà, dunque, il Diavolo a mantenere i nervi saldi in una sfida che potrebbe decretare la seconda stella per gli interisti?”.

Il nuovo che avanza di questa settimana?
“Questa settimana parliamo di Alphadjo Cissè, diciassettenne dell’Under 19 del Verona. È un calciatore italiano, alto 178 cm. In questa stagione ha totalizzato 11 gol e un assist in 25 presenze di Primavera 1. In Coppa Italia, invece, ha esordito in squadra maggiore. Più volte è andato in panchina, sia in questa stagione che in quella passata, con la squadra maggiore. Un predestinato che non può ancora avere un contratto da professionista, vista l’età, ma che è già conteso. È un trequartista mancino, ma sa giocare ottimamente con entrambi i piedi. Ha già esordito nell’Under 16 della Nazionale e nell’Under 19, in entrambe le selezioni con 4 presenze, anche vantando un gol”.

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IL COMMENTO - Cerchione: "Italiano ha già un accordo con il Napoli"

di Napoli Magazine

19/04/2024 - 22:12

Il giornalista Luca Cerchione, opinionista di “Tutti al Var”, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Sportitalia.

De Rossi ha davvero trasformato la Roma? La squadra sembra giocare per lui...
“De Rossi, in poche settimane, ha dimostrato al suo predecessore, strapagato, come si gioca a calcio, come si compatta un gruppo e come si rimette in pista, atleticamente, una squadra. Non c’era bisogno di fare caciara per far sì che i calciatori si sentissero parte di qualcosa. Con la semplicità delle proprie idee è riuscito a portare la Roma alle semifinali di Europa League, sognando la Champions. I Friedkin hanno saputo tutelare il proprio allenatore, cosa che invece non è accaduta a Napoli. Questa è una stagione da dieci, ma il prossimo anno Daniele dovrà dimostrare di saper cominciare da zero. Un lavoro diverso rispetto a quello di rivitalizzazione di una squadra in crisi”.

La stagione deludente del Milan è una responsabilità esclusiva di Stefano Pioli?
“Lo scorso anno ha sbagliato tanto. Di punto in bianco cambia l’assetto tattico di una squadra progettata per la difesa a quattro. Quest’anno, però, non riesco a riconoscergli degli errori così marchiani. Mi sorprende come il Milan sia uscito così facilmente dalla coppa ed abbia abdicato così semplicemente dallo scudetto. In questa stagione, gli sono mancati anche gli uomini chiave”.

Quali sono le novità sul valzer delle panchine di A?
“Delineiamo la situazione attuale, sostanzialmente in base a quel che si legge suoi quotidiani. Il Milan cambierà allenatore al 99%. Già menzionato l’interesse per Conte, ma va considerata la voglia di tornare in Italia di Roberto De Zerbi. Anche Sarri potrebbe essere una mina vagante. Per quanto riguarda la Juventus, invece, sappiamo che, qualora si dovesse trovare l’accordo sull’ultimo anno di contratto di Allegri, si virerebbe su un profilo meno blasonato ma sicuramente efficiente. Giuntoli, con un anno di contratto di Allegri, potrebbe fare un biennale ad un allenatore giochista, che porterebbe la Juve su un altro piano tecnico tattico. Dunque, il nome più attenzionato è quello di Thiago Motta, insieme a Vincenzo italiano. Più defilato Antonio Conte. Per il Bologna, va ricordato che sono molti i club che seguono l’attuale tecnico rossoblù. Il club felsineo, però, è una piazza ambita. La proprietà ha saputo costruire una grande realtà che, probabilmente, riuscirà anche a qualificarsi per la prossima Champions League. I nomi accostati al Bologna sono quelli di Italiano, Calzona – come si evince in questa ultima settimana, Juric, Palladino e Gilardino. Al Napoli Calzona non sarà confermato. Per sostituirlo, i nomi sono sempre quelli di Italiano, Pioli e Tedesco. Attenzione perché De Laurentiis, di aspettare Conte, si è stufato. Una decisione dovrebbe essere presa a breve. Firenze è una piazza che cresce. Italiano ha già comunicato che andrà via, e potrebbe essere sostituto da Palladino, Farioli o da Aquilani, cresciuto proprio a Firenze come tecnico”.

Quali sono le sue personali previsioni?
“Per il Milan, oltre Conte, dico che bisogna attenzionare la pista Lopetegui. Ibrahimovic potrebbe puntare sul tecnico spagnolo, con il quale ci sono stati già due incontri. Per la Juventus Thiago Motta, mentre il Bologna potrebbe affidarsi a Gilardino. Palladino andrebbe a Firenze, sostituendo Italiano che, invece, ha già un accordo con il Napoli e, dunque, potrebbe essere il nuovo tecnico degli azzurri. Bisogna precisare che sulla trattativa tra il Napoli e Conte non sta pesando l’aspetto economico. L’offerta di De Laurentiis lo renderebbe l’allenatore più pagato della Serie A. Quel che pesa, invece, è la gestione dello spogliatoio, in cui il tecnico leccese non vorrebbe intromissioni”.

Anche i numeri di questa stagione ci dicono che i campionati si vincono con le difese?
“L’Inter è prima per reti realizzate. Ben 77, con una media di 2,4 per gara. Il dato impressionante, però, è quello che testimonia le sole 17 reti subite, 0,5 per partita. Se, dal derby in poi, l’Inter subisse un gol a partita, sarebbe comunque la migliore difesa del campionato. La Juventus, infatti, è la seconda difesa del torneo con 23 gol incassati. Al terzo posto nella graduatoria sulle retroguardie abbiamo il Bologna, che ha subìto 25 reti. Difatti, la squadra di Thiago Motta è in corsa per una qualificazione in Champions League. La voce fuori dal coro è il Torino, che subisce poco ma non concretizza. Per i granata 29 gol incassati e solo 31 realizzati. Dunque, lo scudetto si vince anche e soprattutto con le difese. Ad oggi, però, quel che emerge è che manca equilibrio un po’ in tutte le squadre. La rincorsa a Conte nasce proprio per questo motivo”.

Simone Inzaghi incarna il prototipo di allenatore italiano?
“Il suo è un gioco abbastanza moderno. Si tende a pensare che, chi predilige un sistema a tre, incarni un gioco prettamente difensivo. Il suo calcio non è così e, difatti, gli è costato anche uno scudetto, gettato alle ortiche. L’Inter è stata brava nel dargli fiducia. Inzaghi ha dimostrato che c’era del buono anche quando le cose non andavano bene. È un tecnico che garantisce gioco e, soprattutto, valorizza i propri calciatori”.

Dunque, i tecnici devono poter applicare quel che si definisce ‘calcio moderno’?
“Anche guardando alle scelte di Guardiola nel posizionare il terzino sulla mediana, siamo sicuri sia così efficace questo calcio moderno? Vedo che le squadre più efficaci sono quelle con una ottima condizione atletica, che aggrediscono alte e che giocano uomo contro uomo. La condizione atletica deve essere abbinata ad un’idea. Basti pensare a Theo Hernandez, uno dei migliori in fase di strappo, che però non beneficia del gioco di squadra”.

Quali sono i numeri che ci avvicinano al derby di Milano?
“Si affrontano la prima contro la seconda. Come detto, l’Inter ha subìto soltanto 17 reti, ben 20 in meno rispetto ai cugini. I nerazzurri surclassano il Milan anche sul dato dei gol fatti. 77 realizzazioni contro le 63 della squadra di Pioli. L’Inter, in tutta la stagione, ha totalizzato addirittura 19 clean sheet, contro gli 11 dei rossoneri. Un dato da considerare in vista del derby è che l’Inter, in questo campionato, non ha ricevuto alcun cartellino rosso, mentre il Milan è già a quota 6. Riuscirà, dunque, il Diavolo a mantenere i nervi saldi in una sfida che potrebbe decretare la seconda stella per gli interisti?”.

Il nuovo che avanza di questa settimana?
“Questa settimana parliamo di Alphadjo Cissè, diciassettenne dell’Under 19 del Verona. È un calciatore italiano, alto 178 cm. In questa stagione ha totalizzato 11 gol e un assist in 25 presenze di Primavera 1. In Coppa Italia, invece, ha esordito in squadra maggiore. Più volte è andato in panchina, sia in questa stagione che in quella passata, con la squadra maggiore. Un predestinato che non può ancora avere un contratto da professionista, vista l’età, ma che è già conteso. È un trequartista mancino, ma sa giocare ottimamente con entrambi i piedi. Ha già esordito nell’Under 16 della Nazionale e nell’Under 19, in entrambe le selezioni con 4 presenze, anche vantando un gol”.